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4/15/24

L'ultima fatica di Francesco Chiummento

In Italia non mancano i talenti e neppure la genialità. Anzi!

Signori e signore, ecco a voi il cantautore e performer Francesco Chiummento

Chiummento (voce e flauto) ha appena pubblicato il suo nuovo album, The Dreamer. Lo abbiamo ascoltato più di una volta: secondo noi, è probabilmente il suo miglior lavoro finora.




In copertina, il profilo di un uomo vissuto. Chiummento, lavoratore di lungo corso, ha sempre trovato nella musica il suo mezzo di espressione oltre al modo d'essere proprio. Usa la voce spesso come uno strumento e i suoi testi sono sempre interessanti perché scavano nel sociale, anche se non vi si rinuncia alla dolcezza, alle suggestioni di pace e amore. Per il suo gesto canoro, possiamo definire Chiummento un "cantautore punk".
"Punk e Prog"? Certo! 
I due termini non sono necessariamente in contraddizione. E non vogliamo scomodare Peter Hammill dei Van Der Graaf Generator per spiegare il "link" tra i due generi.


Ascolta qui una delle tracce, la seconda, dal titolo "Primavera"

Siamo prigionieri di un destino 
che fatica ultimamente alzarsi al mattino 
a volte capisco chi si inebria nel vino 
sentivo un meteorologo che parlava di siccità, 
qualcuno ipotizzava una danza della pioggia 
altri di tornare a pregare 
ai giovani proporrei di provare a sognare 
di voler lottare per un pianeta diverso. 
Un amico mi raccontava dei suoi viaggi al mare 
era un dolce ascoltare
è difficile vivere nell'emergenza...



Francesco Chiummento. Brevi cenni biografici. 

 



         I soldi sono pochi e l'arte è tanta...


Francesco Chiummento (classe 1954) è un operaio - o, meglio, ex operaio - con la passione per la musica. Ha lavorato per oltre 40 anni in fabbrica come elettromeccanico; l’ultima sua esperienza è stata la Thyssen Krupp di Torino, dove nel 2007 morirono sette operai.

Il suo grande amore per l'universo dei suoni e il suo incontenibile impulso creativo lo ha portato a suonare in diverse band torinesi fin dal 1975, nonché a incidere alcuni dischi autoprodotti. Nel 2001 ha vinto il premio della critica al “Premio Ciampi” di Livorno. Alcuni suoi dischi solisti: Segnali di paceDelirioIl ViaggioResilience/The Story of Daniel.


 

Le registrazioni di The Dreamer sono state effettuate da marzo 2022 a gennaio 2024. 12 i brani. 

1. "Andare Verso" 04:24
2. "Primavera" 05:23
3. "Confusione" 05:08
4. "The Dreamer" 05:24
5. "Sogno Irreale" 06:10
6. "Ripartenza" 05:21
7. "Na Dira Da'" 04:19
8. "Epitaph" 05:02
9. "Sono normale" 06:21
10. "Saies" 06:27

     Bonus tracks:

11. "Fantasmi" 05:12
12. "Momenti" 06:36


Non c'e Mirko Jymi in questo disco (contrariamente a quello precedente, il doppio Resilience / The Story of Daniel), ma la qualità è alta. 

Un disco eccezionale, coraggioso come al solito, alternativo al punto giusto, un disco che "rocka" ma che si deve distribuire anche al gregge come fosse un'ostia! Quindi, spargete la voce affinché questo CD validissimo non cada nel dimenticatoio.
Possiamo ribadire che si tratta della migliore produzione, fino ad oggi, di Chiummento? Sì, ribadiamolo.
Complimenti non solo a Francesco Chiummento ma anche ad Alex Catania, che oltre ad aver suonato nel disco ha pure curato gli arrangiamenti. 
Nella storia della musica, tutti i grandi artisti si sono saputi cercare i giusti collaboratori. E una cifra ormai costante nella musica di Francesco Chiummento è, appunto, Alex Catania.
Docente e polistrumentista, Catania suona tastiere, drums, chitarre. E mixa.




In due brani c'è anche la mano di un altro musicista della scena torinese: Paolo Ricca, storico collaboratore di Francesco Chiummento.

               Line up:

Francesco Chiummento: voce, flauto, testi e musica. 

Alex Catania: tastiere, chitarra, basso, batteria e computer programming tracce 1-10

Paolo Ricca: tastiere e computer programming tracce 11 e 12

 Catania e Ricca sono anche i tecnici del suono.
Illustrazione di copertina: Cosimo Malorgio. Illustrazioni a fumetto: Gabriele Pellistri.
Grafica: Gaia Chiummento. Stampa: CDClick. 
 

 


E l'angelo sterminatore sul suo cavallo alato spiccò il volo. 
Dall'Ade tenea sul lato destro del suo corpo una spada acuminata. 
Io porto morte laddove è svanito l'amore 
là dove vige solo il linguaggio delle armi 
madre natura mi ha chiesto di fare pulizia 
non c'è altra via. 
Là sulla striscia della morte una bimba urlava disperata 
dov'è il mio cane 
voglio dargli un pezzo di pane. 
Queste bombe erano solo tombe solo tombe solo tombe...

***

     Link

      

                       ... e su Bandcamp

Richiedete la sua musica direttamente a lui! francesco.chiummento@gmail.com



Due passioni di Chiummento sono la montagna e la bici




               Altri Link

 

6/14/23

'Ipsilon', dedicato a Michele "Mike" Capriolo

 Canzoni dalle sfumature psichedeliche e classiche in una cornice progressive 


"Over the hills and far away" sta scritto sul retro del libretto: un pensiero poetico e nostalgico che abbraccia sia il ricordo del compagno prematuramente dipartito sia la bellezza malinconica - e assertiva a un tempo - del paesaggio rupestre umbro.



Grande CD! Uno di quelli che, appena ascoltati, si fanno ripartire immediatamente nel 'player'. Questo ipsilon (o Y) è l'opera di un trio noto come Old Rock City Orchestra, accasato a Orvieto.

Fin dalle prime battute capiamo che si tratta di un ensemble esperto e ben armonizzante. Poi, tramite la loro homepage, scopriamo, non senza sorpresa, che ipsilon è già il loro quarto album.

   Album trailer


ipsilon inizia con un brano strumentale molto interessante, "Y", seguito da 10 canzoni di cui buona parte dalla struttura più semplice, altre arzigogolate al punto giusto.

Cinzia Catalucci è responsabile del canto e opera anche alle tastiere, Michele "Mike" Capriolo [R.I.P.] aziona batteria e percussioni. Un'abbondante porzione del lavoro la fa Raffaele Spanetta (acoustic ed electric guitars, bass, backing vocals, keyboards).



La label: M.P. & Records. Sulla loro homepage, 'ipsilon' viene presentato così: click!


    "Daimon"


   OLD ROCK CITY ORCHESTRA:


- Cinzia Catalucci: voce, tastiere

- Raffaele Spanetta: chitarre elettriche ed acustiche, basso, voce, tastiere

- Michele “Mike” Capriolo: batteria



   TRACKLIST :


1 – "Y" (3:30)

2 – "The Warning" (2:23)

3 – "Gypsy’s Prediction" (4:35)

4 – "Take My Hand" (3:37)

5 – "Preacher" (3:26)

6 – "No Way" (4:11)

7 – "Daimon" (3:12)

8 – "The Magic Pathways" (2:48)

9 – "Stranger" (4:09)

10 – "Fly Away" (3:01)

11 – "We’ll Be One" (4:18)


Nostri brani preferiti: "Y" (lo strumentale d'apertura, che giustamente dà il titolo all'album), "Gypsy's Prediction" (terza traccia), "Take My Hand" (quarta traccia)... Beh, quelle di ipsilon sono tutte composizioni molto belle ed eseguite fantasticamente. Difficile fare una classifica di preferenza. 




Suggestivi i testi, che hanno il pregio di non essere "sovraccarichi" e lasciano abbastanza spazio alla fantasia, regalandoci immagini in movimento, che si rincorrono e si incastrano navigando sul pentagramma. Si tratta di narrazioni di vita impermeate di figure e situazioni misteriose, da sogno; il sogno che, coadiuvato dall'accompagnamento musicale stretto e avviluppante, sgorga dalla bella, kate-bushiana voce di Cinzia Catalucci. (Soprattutto nel brano "Take My Hands"; in alcune altre tracks ci pare di cogliere somiglianze con Annie Haslam dei Renaissance e, qualche volta, con le ugole di Stevie Nicks e Christine McVie dei Fleetwood Mac... fermo restando che Cinzia - elegante e sicura di sé - mantiene il proprio carattere vocale distinto).

    Facit

Splendido album, che invita automaticamente al reiterato ascolto. E ad approcciarsi anche alle opere "passate" della band progressive - decisamente progressive! - orvietana.



      Piccola storia 

Apprendiamo che l'Old Rock City Orchestra inizialmente era un quartetto: c'era anche Giacomo Cocchiara al basso. Il primo EP lo realizzarono nel 2010; poi, ampliandolo di quattro canzoni, lo trasformarono in un album: Once Upon A Time, che uscì nel 2012 per M.P. & Records.

Il gruppo si è esibito fin da subito in vari eventi importanti e in alcuni pub e club d'Italia. L'esordio non ufficiale era stato un promo, registrato nel 2010 al Doremilla Studio di Perugia con la partecipazione di musicisti classici come il Maestro Laurence Cocchiara, violinista eclettico e special guest durante i 'live' dell'Old Rock City Orchestra. (Da molti anni Laurence Cocchiara lavora anche nella scena rock indipendente italiana.)

Dopo varie recensioni positive e l'aggiunta delle nuove canzoni per completare l'album, la band venne citata anche su Rock Progressivo Italiano. An introduction to Italian Progressive Rock, un libro di Andrea Parentin.

Nel 2013 la Old Rock City Orchestra si imbarcò in un tour europeo che toccò l'Inghilterra, la Francia, il Belgio, l'Olanda e la Bulgaria. Quest'ultimo Paese sembra aver assunto un ruolo non secondario nella storia dell'"Orchestra", come vedremo presto.

2014: la band funse da opening act per l'ex-PFM Bernardo Lanzetti. Dopodiché uscì la loro opera seconda, Back To Earth, edizione M.P. & Records, distribuito da G.T. Music.

L'anno successivo, al festival 'Prog to Rock' di Torino, la Old Rock City Orchestra fece da apripista per i giganti del prog italiano Biglietto per l’Inferno.

Fu a novembre dello stesso anno che Cocchiara lasciò il gruppo. Il resto dei membri decise di rinunciare al bassista e di proseguire come trio. Registrarono in studio una magnifica cover di "Need", dei Circus 2000... 

2017: composero un nuovo ventaglio di canzoni e a ottobre suonarono al Capstone Theatre di Liverpool.


The Magic Park of Dark Roses
è del 2018. [ Dettagli su Prog Archives. ]

Y ('ipsilon') viene registrato nell'estate del 2021 e pubblicato nel marzo 2023 con una dedica all'intanto scomparso batterista Michele "Mike" Capriolo.

Una delle particolarità di questo album è che è stato masterizzato - nell'agosto 2021 - a Sofia, Bulgaria: da Maxim Goranov, al Max Sound Studios.



L’album esce su etichetta M.P. & Records, distribuito da G.T. Music di Antonino Destra. Edizioni Musicali Micio Poldo. Promozione a cura di Micio Poldo Communication.

Elaborazioni grafiche e video di OndemediE

Prodotto da Vannuccio Zanella e Old Rock City Orchestra.


Canale YouTube Micio Poldo Edizioni Musicali 



      Altri links sparsi


      Homepage dell'Old Rock City Orchestra       

Facebook-sito del compianto Michele "Mike" Capriolo

Su Orvieto News, un elogio funebre del batterista dell'"Orchestra"

Una recensione in tedesco di 'Y (ipsilon)'



BUY ipsilon (1)

BUY ipsilon (2) 


The Magic Park of Dark Roses, l'album del 2018 su Youtube

Intervista di Donato Ruggiero del 2020 agli Old Rock City Orchestra


Old Rock City Orchestra su Spotify!


    "Swan of the lake" (2012)


Cinzia Catalucci (soprano leggero diplomata in solfeggio; tastierista) su FB


4/28/23

Gli Yes dal vivo a inizio di carriera

Siamo nel 1971 e stiamo assistendo a qualche magico minuto di una performance di una band britannica abbastanza nuova chiamata "Yes".
Quell'anno gli Yes suonarono, con l'identica formazione, anche nella nota trasmissione televisiva Breakfast Cart at the Hyatt. Il medesimo brano: "Yours Is No Disgrace" (qui - a Hemel Hempstead - presentato in accoppiata con "Mood For A Day"). Il filmato della loro esibizione a Breakfast Cart at the Hyatt venne riproposto a giro di posta in Germania dal Beat Club (Radio Bremen - ARD). Questo pezzo è lo stesso che apre The Yes Album, loro terzo LP. 
Come si nota, i ragazzi suonano rigorosamente NON in playback...




Bruford ai drums, Squire al basso Rickenbacker, Howe alla Es175D (Gibson), Kaye all'Hammond C3, e come cantante ovviamente abbiamo Jon Anderson.


All'inizio dell loro percorso, questi 5 "capelloni" erano capaci di tali formidabili esibizioni. È come se avessero raggiunto la vetta fin da subito (a The Yes Album sarebbe immediatamente seguito Fragile, altro disco leggendario, e poi l'immenso Close To The Edge), per dopo ridiscenderla... a tratti risalendo verso picchi persino più alti, è vero, ma spesso cadendo anche in precipizi paurosi.
Nel video sottostante, il brano com'è in The Yes Album.



Gli Yes ad inizio carriera (con Tony Kaye all'Hammond), spezzoni 1969-1971

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4/04/23

Massimo Pieretti e il nuovo inizio - 'A New Beginning'

Ecco un album autobiografico. Pieretti lo ha realizzato in collaborazione con ben 30 artisti tra i quali Ray Weston degli Echolyn e Kate Nord dei Noveria. Mixato da Francesco Mattei agli Underworld Studio.

 A New Beginning (su Bandcamp)

Il romano Massimo Pieretti è conosciuto come pianista e tastierista, diplomato presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma e docente di pianoforte e musica presso il MIUR. Suona inoltre con i Noage, la band di Germana Noage (ex cantante degli Aetherna).

Un nuovo inizio è quello che tutti vogliamo o verso cui ci siamo già orientati. Con A New Beginning, Pieretti ci presenta un bel lavoro composto da 15 brani (alcuni sono "reprise" o versioni alternative) che in parte rispecchiano la passione del musicista per il progressive rock (soprattutto la trilogia "A New Beginning Part A", "A New Beginning Part B" e "I Hope I Will Always Be Here With Me"). Tracce interessanti, stilisticamente eterogenee nel loro insieme, cui hanno partecipato fior fiore di colleghi.




Anche su Bandcamp, per l'ascolto e/o l'acquisto!

 Tra i nuovi compositori progressive colti e ispirati: Massimo Pieretti (pianoforte e tastiere, insegnante di Educaz. Musicale)

A New Beginning contiene canzoni nella maggior parte caratterizzate da atmosfere e temi soul e il titolo dell'album fa riferimento ovviamente all'uscita dal tunnel dopo la pandemia da Covid 19. Il disco stesso è nato durante la sosta forzata e rappresenta i pensieri e le storie personali dell'autore, al quale sono cari i temi ambientali e le problematiche sociali.

   "In November"

In questo album Massimo Pieretti si serve di vari cantanti e ha chiamato a suonare anche una bella cinquina di chitarristi.

Cantanti: Ray Weston, Marco Descontus, Elena D'Angelo, Lorenzo Cortoni, Ciro Afeltra, Kate Nord, Daniela Papale, Francesca Pelliccia, Germana Noage, Maria Chiara Rocchegiani, Daniela Del Ponte, Nikeef

Musicisti:

  - Massimo Pieretti: piano, el. piano, organ, synth, programming, samples & backing vocals
  - Gianluca Del Torto: el. bass, rhythm guitar
  - Ivan Avicolli, Gianni De Chellis, Roberto Falcinelli, Luigi Pistillo, Mauro Rosati: guitars
  - Stefano Azzolina: viola; Elena Laurenti: violin; Gianni Pieri: cello
  - Marco Orfei: woodwinds; Riccardo Sandri: mellotron
  - Fabrizio Russo, Emanuele Zazzara: fretless bass
  - Alessio Palizzi, Leonardo D’Angelo: drums
  - Matteo Santi: percussions

 

L'album è suddiviso  in tre parti o "capitoli".

Chapter One
  "Intro"
  "Oh Father"
  "In November"
  "Growing Old"
  "Is It That Girl Right?"
  "Out of This World"

Chapter Two 
  "Interlude"
  "Things To Live and To Die For"
  "Family and Business"
  "A New Beginning 
       Part A - Looking for the Best" 
  "A New Beginning 
       Part B - The Only Way You Can Be"  
  "I Hope You Will Always Be Here With Me"
  "Intro Reprise"

Chapter Three
  "In November" (versione acustica)
  "Things To Live and To Die For" (versione acustica)


Su Bandcamp


Un emozionante, evocativo brano reca il titolo "Out Of This World" (con il celebre discorso di Chaplin dal film Il Grande Dittatore); "Out Of This World" è qui nella versione pre-mixing e "spalmato" in due video di lavoro.