In Italia non mancano i talenti e neppure la genialità. Anzi!
Signori e signore, ecco a voi il cantautore e performer Francesco Chiummento!
Chiummento (voce e flauto) ha appena pubblicato il suo nuovo album, The Dreamer. Lo abbiamo ascoltato più di una volta: secondo noi, è probabilmente il suo miglior lavoro finora.
In copertina, il profilo di un uomo vissuto. Chiummento, lavoratore di lungo corso, ha sempre trovato nella musica il suo mezzo di espressione oltre al modo d'essere proprio. Usa la voce spesso come uno strumento e i suoi testi sono sempre interessanti perché scavano nel sociale, anche se non vi si rinuncia alla dolcezza, alle suggestioni di pace e amore. Per il suo gesto canoro, possiamo definire Chiummento un "cantautore punk".
"Punk e Prog"? Certo!
I due termini non sono necessariamente in contraddizione. E non vogliamo scomodare Peter Hammill dei Van Der Graaf Generator per spiegare il "link" tra i due generi.
Francesco Chiummento (classe 1954) è un operaio - o, meglio, ex operaio - con la passione per la musica. Ha lavorato per oltre 40 anni in fabbrica come elettromeccanico; l’ultima sua esperienza è stata la Thyssen Krupp di Torino, dove nel 2007 morirono sette operai.
Il suo grande amore per l'universo dei suoni e il suo incontenibile impulso creativo lo ha portato a suonare in diverse band torinesi fin dal 1975, nonché a incidere alcuni dischi autoprodotti. Nel 2001 ha vinto il premio della critica al “Premio Ciampi” di Livorno. Alcuni suoi dischi solisti: Segnali di pace, Delirio, Il Viaggio, Resilience/The Story of Daniel.
Le registrazioni di The Dreamersono state effettuate da marzo 2022 a gennaio 2024. 12 i brani.
1. "Andare Verso" 04:24
2. "Primavera" 05:23
3. "Confusione" 05:08
4. "The Dreamer" 05:24
5. "Sogno Irreale" 06:10
6. "Ripartenza" 05:21
7. "Na Dira Da'" 04:19
8. "Epitaph" 05:02
9. "Sono normale" 06:21
10. "Saies" 06:27
Bonus tracks:
11. "Fantasmi" 05:12
12. "Momenti" 06:36
Non c'e Mirko Jymi in questo disco (contrariamente a quello precedente, il doppio Resilience / The Story of Daniel), ma la qualità è alta.
Un disco eccezionale, coraggioso come al solito, alternativo al punto giusto, un disco che "rocka" ma che si deve distribuire anche al gregge come fosse un'ostia! Quindi, spargete la voce affinché questo CD validissimo non cada nel dimenticatoio.
Possiamo ribadire che si tratta della migliore produzione, fino ad oggi, di Chiummento? Sì, ribadiamolo.
Complimenti non solo a Francesco Chiummento ma anche ad Alex Catania, che oltre ad aver suonato nel disco ha pure curato gli arrangiamenti.
Nella storia della musica, tutti i grandi artisti si sono saputi cercare i giusti collaboratori. E una cifra ormai costante nella musica di Francesco Chiummento è, appunto, Alex Catania.
Docente e polistrumentista, Catania suona tastiere, drums, chitarre. E mixa.
Canzoni dalle sfumature psichedeliche e classiche in una cornice progressive
"Over the hills and far away" sta scritto sul retro del libretto: un pensiero poetico e nostalgico che abbraccia sia il ricordo del compagno prematuramente dipartito sia la bellezza malinconica - e assertiva a un tempo - del paesaggio rupestre umbro.
Grande CD! Uno di quelli che, appena ascoltati, si fanno ripartire immediatamente nel 'player'. Questo ipsilon (o Y) è l'opera di un trio noto come Old Rock City Orchestra, accasato a Orvieto.
Fin dalle prime battute capiamo che si tratta di un ensemble esperto e ben armonizzante. Poi, tramite la loro homepage, scopriamo, non senza sorpresa, che ipsilon è già il loro quarto album.
Album trailer
ipsilon inizia con un brano strumentale molto interessante, "Y", seguito da 10 canzoni di cui buona parte dalla struttura più semplice, altre arzigogolate al punto giusto.
Cinzia Catalucci è responsabile del canto e opera anche alle tastiere, Michele "Mike" Capriolo [R.I.P.] aziona batteria e percussioni. Un'abbondante porzione del lavoro la fa Raffaele Spanetta (acoustic ed electric guitars, bass, backing vocals, keyboards).
- Raffaele Spanetta: chitarre elettriche ed acustiche, basso, voce, tastiere
- Michele “Mike” Capriolo: batteria
TRACKLIST :
1 – "Y" (3:30)
2 – "The Warning" (2:23)
3 – "Gypsy’s Prediction" (4:35)
4 – "Take My Hand" (3:37)
5 – "Preacher" (3:26)
6 – "No Way" (4:11)
7 – "Daimon" (3:12)
8 – "The Magic Pathways" (2:48)
9 – "Stranger" (4:09)
10 – "Fly Away" (3:01)
11 – "We’ll Be One" (4:18)
Nostri brani preferiti: "Y" (lo strumentale d'apertura, che giustamente dà il titolo all'album), "Gypsy's Prediction" (terza traccia), "Take My Hand" (quarta traccia)... Beh, quelle di ipsilon sono tutte composizioni molto belle ed eseguite fantasticamente. Difficile fare una classifica di preferenza.
Suggestivi i testi, che hanno il pregio di non essere "sovraccarichi" e lasciano abbastanza spazio alla fantasia, regalandoci immagini in movimento, che si rincorrono e si incastrano navigando sul pentagramma. Si tratta di narrazioni di vita impermeate di figure e situazioni misteriose, da sogno; il sogno che, coadiuvato dall'accompagnamento musicale stretto e avviluppante, sgorga dalla bella, kate-bushiana voce di Cinzia Catalucci. (Soprattutto nel brano "Take My Hands"; in alcune altre tracks ci pare di cogliere somiglianze con Annie Haslam dei Renaissance e, qualche volta, con le ugole di Stevie Nicks e Christine McVie dei Fleetwood Mac... fermo restando che Cinzia - elegante e sicura di sé - mantiene il proprio carattere vocale distinto).
Facit
Splendido album, che invita automaticamente al reiterato ascolto. E ad approcciarsi anche alle opere "passate" della band progressive - decisamente progressive! - orvietana.
Piccola storia
Apprendiamo che l'Old Rock City Orchestra inizialmente era un quartetto: c'era anche Giacomo Cocchiara al basso. Il primo EP lo realizzarono nel 2010; poi, ampliandolo di quattro canzoni, lo trasformarono in un album: Once Upon A Time, che uscì nel 2012 per M.P. & Records.
Il gruppo si è esibito fin da subito in vari eventi importanti e in alcuni pub e club d'Italia. L'esordio non ufficiale era stato un promo, registrato nel 2010 al Doremilla Studio di Perugia con la partecipazione di musicisti classici come il Maestro Laurence Cocchiara, violinista eclettico e special guest durante i 'live' dell'Old Rock City Orchestra. (Da molti anni Laurence Cocchiara lavora anche nella scena rock indipendente italiana.)
Nel 2013 la Old Rock City Orchestra si imbarcò in un tour europeo che toccò l'Inghilterra, la Francia, il Belgio, l'Olanda e la Bulgaria. Quest'ultimo Paese sembra aver assunto un ruolo non secondario nella storia dell'"Orchestra", come vedremo presto.
2014: la band funse da opening act per l'ex-PFM Bernardo Lanzetti. Dopodiché uscì la loro opera seconda, Back To Earth, edizione M.P. & Records, distribuito da G.T. Music.
L'anno successivo, al festival 'Prog to Rock' di Torino, la Old Rock City Orchestra fece da apripista per i giganti del prog italiano Biglietto per l’Inferno.
Fu a novembre dello stesso anno che Cocchiara lasciò il gruppo. Il resto dei membri decise di rinunciare al bassista e di proseguire come trio. Registrarono in studio una magnifica cover di "Need", dei Circus 2000...
Y ('ipsilon') viene registrato nell'estate del 2021 e pubblicato nel marzo 2023 con una dedica all'intanto scomparso batterista Michele "Mike" Capriolo.
L’album esce su etichetta M.P. & Records, distribuito da G.T. Music di Antonino Destra. Edizioni Musicali Micio Poldo. Promozione a cura di Micio Poldo Communication.
Elaborazioni grafiche e video di OndemediE
Prodotto da Vannuccio Zanella e Old Rock City Orchestra.
Siamo nel 1971 e stiamo assistendo a qualche magico minuto di una performance di una band britannica abbastanza nuova chiamata "Yes".
Quell'anno gli Yes suonarono, con l'identica formazione, anche nella nota trasmissione televisiva Breakfast Cart at the Hyatt. Il medesimo brano: "Yours Is No Disgrace" (qui - a Hemel Hempstead - presentato in accoppiata con "Mood For A Day"). Il filmato della loro esibizione a Breakfast Cart at the Hyatt venne riproposto a giro di posta in Germania dal Beat Club (Radio Bremen - ARD). Questo pezzo è lo stesso che apre The Yes Album, loro terzo LP.
Come si nota, i ragazzi suonano rigorosamente NON in playback...
Bruford ai drums, Squire al basso Rickenbacker, Howe alla Es175D (Gibson), Kaye all'Hammond C3, e come cantante ovviamente abbiamo Jon Anderson.
All'inizio dell loro percorso, questi 5 "capelloni" erano capaci di tali formidabili esibizioni. È come se avessero raggiunto la vetta fin da subito (a The Yes Album sarebbe immediatamente seguito Fragile, altro disco leggendario, e poi l'immenso Close To The Edge), per dopo ridiscenderla... a tratti risalendo verso picchi persino più alti, è vero, ma spesso cadendo anche in precipizi paurosi.
Nel video sottostante, il brano com'è in The Yes Album.
Gli Yes ad inizio carriera
(con Tony Kaye all'Hammond),
spezzoni 1969-1971
Ecco un album autobiografico. Pieretti lo ha realizzato in
collaborazione con ben 30 artisti tra i quali Ray Weston degli Echolyn e Kate Nord dei Noveria. Mixato da Francesco Mattei agli Underworld Studio.
Il romano Massimo Pieretti è conosciuto come pianista e tastierista, diplomato presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma e docente di pianoforte e musica presso il MIUR. Suona inoltre con i Noage, la band di Germana Noage (ex cantante degli Aetherna).
Un nuovo inizio è quello che tutti vogliamo o verso cui ci siamo già orientati. Con A New Beginning, Pieretti ci presenta un bel lavoro composto da 15 brani (alcuni sono "reprise" o versioni alternative) che in parte rispecchiano la passione del musicista per il progressive rock (soprattutto la trilogia "A New Beginning Part A", "A New Beginning Part B" e "I Hope I Will Always Be Here With Me"). Tracce interessanti, stilisticamente eterogenee nel loro insieme, cui hanno partecipato fior fiore di colleghi.
Tra i nuovi compositori progressive colti e ispirati: Massimo Pieretti (pianoforte e tastiere, insegnante di Educaz. Musicale)
A New Beginning contiene canzoni nella maggior parte caratterizzate da atmosfere e temi soul e il titolo dell'album fa riferimento ovviamente all'uscita dal tunnel dopo la pandemia da Covid 19. Il disco stesso è nato durante la sosta forzata e rappresenta i pensieri e le storie personali dell'autore, al quale sono cari i temi ambientali e le problematiche sociali.
"In November"
In questo album Massimo Pieretti si serve di vari cantanti e ha chiamato a suonare anche una bella cinquina di chitarristi.
Cantanti:Ray Weston, Marco Descontus, Elena D'Angelo, Lorenzo Cortoni, Ciro Afeltra, Kate Nord, Daniela Papale, Francesca Pelliccia, Germana Noage, Maria Chiara Rocchegiani, Daniela Del Ponte, Nikeef.
Un emozionante, evocativo brano reca il titolo "Out Of This World" (con il celebre discorso di Chaplin dal film Il Grande Dittatore); "Out Of This World" è qui nella versione pre-mixing e "spalmato" in due video di lavoro.