11/28/22

Ricordando Joe Vescovi

(Savona, 1º gennaio 1949 – San Benedetto del Tronto, 28 novembre 2014)

Moriva, 65enne, otto anni fa: il tastierista Joe Vescovi, il cuo nome è riportato anche sulle enciclopedie straniere del rock:

Keyboardist Joe Vescovi is a member of The Trip from 1969 till now, Acqua Fragile from 1974-75, and Dik Dik in the mid '70s.

At the beginning of the 80's he founded Knife Edge with members from Vanadium, Vanexa and Kaos Rock

He also play with Atomic Rooster during the 1982 Italian tour.

A self-proclaimed imitator of Keith Emerson, Vescovi was popular for his histrionic stage presence and eccentric clothing as much as for his virtuoso keyboard playing.


E noi, su Topolàin, scrivevamo questo elogio funebre:


        R.I.P. Joe.
                                                            Joe Vescovi nel 2010

Almeno quando se ne vanno loro, i musicisti, rimangono i suoni...
Sto ascoltando Atlantide di The Trip su Spotify. Una band talmente importante che si merita la citazione anche su Wikipedia in inglese. E pensare che quando è nato il gruppo non c'era Internet, non c'erano nemmeno i CD, per tacere degli mp3. Oggi il suono del progressive viaggia veloce, un tempo ci si informava solo tramite poche riviste specializzate e radio pirate disturbatissime, si faceva fatica a procacciarsi le opere prog su vinile e spesso, una volta fatto, le si copiava su nastro magnetico per poterle ascoltare anche quando si era in viaggio ("trip"!!) o comunque per gustarsele più agevolmente e senza "incidenti di puntina". 






Joe Vescovi era davvero all'avanguardia con il suo gruppo storico, proiettandosi in un niente dal beat al rock progressivo di taglio internazionale: mi sta dando tantissimo questo riascolto per così dire post mortem. Trattasi, più precisamente, di un trip... post human. Non lasciamoci prendere dalla tristezza. Anzi: questa musica (la musica di Atlantide, ma anche degli album successivi che risalgono agli Anni Settanta) racchiude il senso del divenire eterno, il trasformarsi instancabile di spirito e materia, e forse era anche ciò che Joe, tastierista d'eccezione, voleva comunicarci: che tutto scorre.  
Vaffanculo alla morte, sì, e ridiamo, o piangiamo euforici. Grazie Joe Vescovi per tutto. 




"Io e te e l'infinito", una composizione di Joe Vescovi per i Dik Dik.













The Trip e il loro Caronte... mezzo secolo dopo


***