1/20/24

La Maschera Di Cera

 Similmente a Il Segno Del Comando (1, 2), anche La Maschera Di Cera prende il nome da motivi e storie horror. Genovesi e guidati da Fabio Zuffanti (Finisterre, tra le altre formazioni), sono responsabili di un bel progressive rock sinfonico (symphonic prog) tipo Museo Rosenbach e Balletto di Bronzo, includendo tutti gli ingredienti del caso: oltre alle tastiere, ci sono bassi distorti, passaggi di chitarra acustica, un flauto ispirato (e altri fiati) con, alla voce, un personaggio eccezionale: Alessandro Corvaglia.



Il debutto La Maschera Di Cera del 2002 è un "classico Anni 70" proiettato, come grazie a una macchina del tempo, ai nostri giorni, destinato a finire nella camerette di ragazzi totalmente alieni al prog rock... Oltre che dentro gli impianti di ascolto dei vecchi nostalgici, ovviamente. 

Grande album!

A Genova i bassisti dettano legge, evidentemente. Mentre Diego Banchero è il "capitano" de Il Segno Del Comando, qua vediamo Fabio Zuffanti sulla tolda del vascello.

Line up del primo album:

- Alessandro Corvaglia:/ lead & backing vocals

- Agostino Macor: Mellotron, piano, prepared piano, organ, Moog, harpsichord, VCS 3 synth

- Andrea Monetti: flute

- Fabio Zuffanti: bass, acoustic guitar, vocals (6,7)

- Marco Cavani: drums, timpani, percussion


Con

- Nadia Girardi: vocals (3)

 



Il Grande Labirinto dell'anno successivo vede la stessa formazione-base, con la partecipazione stavolta di Nick Le Rose alla lead guitar. Antonella Trovato suona l'oboe ed è responsabile degli arrangiamenti.

Di nuovo, produzione eccellente per un suono spesso dark che si sposa alle composizioni intense.

  "Live in Belgium"



Passano tre anni ed esce LuxAde, stavolta con Maurizio Di Tollo alla batteria e percussioni, al posto di Cavani. Tecnicamente e materialmente, la ricchezza di strumenti e attrezzi musicali è paurosa:


- Alessandro Corvaglia: lead & backing vocals, vocals effects, 12-string acoustic guitar, tambourine

- Agostino Macor: Hammond & Crumar organs, Mellotron, grand piano, treated piano, Fender Rhodes w/ Davoli, synths, theremin, electric harpsichord, VCS3, RMI, spinet, celesta, clavinet, "Corvaglizer"

- Andrea Monetti: transverse flute, recorder, acoustic & electric saxophones, effects

- Fabio Zuffanti: bass, bass pedals, frequency generator

- Maurizio Di Tollo: drums & percussion, bells, timpani


Risultato: con LuxAde (un viaggio quasi dantesco), il quintetto genovese produce un vero capolavoro.




Petali Di Fuoco del 2009 eguaglia per grandezza l'album precedente e, per molti, questo è addirittura l'output migliore del quintetto ligure, almeno fino a tale punto.




Nel 2013, dunque dopo uno spazio temporale abbastanza vasto per prepararsi a qualcosa di veramente e definitivamente sensazionale, esce Le Porte Del Domani, doppiato dal suo analogo in inglese The Gates Of Tomorrow




Progetto ambiziosissimo e per molti forse un po' troppo ambizioso, dato che si propone di rappresentare la continuazione di Felona e Sorona, il capolavoro de Le Orme del 1973. Fatto sta che, sia in relazione con la celebrità in questione (il richiamo è evidente pure grazie alla copertina), sia in qualità di opera autonoma, anche il nuovo prodotto di Zuffanti & Co. è assai valido. Tra l'altro, per coloro che preferiscono il cantato in inglese anziché in italiano, The Gates Of Tomorrow è come una liberazione... oltre che una rivelazione: Alessandro Corvaglia è un interprete eccellente di canzoni in inglese. Lo aveva già dimostrato in passato, least but not last con "Rime of the Ancient Mariner" di Hostsonaten. Le Porte Del Domani con l'aggiunta di The Gates Of Tomorrow: una delle migliori uscite discografiche del 2013.


- Alessandro Corvaglia: lead vocals, acoustic, 12-string & electric guitars

- Agostino Macor: grand piano, Fender Rhodes, Hammond & Crumar organs, Mellotron, Birotron, Chamberlin, Mini-Moog, synthesizers, "Corvaglizer", mandolin, bells

- Andrea Monetti: flute

- Fabio Zuffanti: bass, bells

- Maurizio Di Tollo: drums, spring drums, chimes, shaker, timpani, zen bells, tambourine, congas, snare drum, Mellotron (1), backing vocals


Con

- Martin Grice: flute (1,2,8), sax (4)

- Laura Marsano: electric lead guitar (4,6)

 




2020: esce S.E.I., album da... sei stelle, anziché cinque! "S.E.I." sta per "Separazione", "Egolatria", "Inganno" e sembra un resoconto amaro, disilluso, con qualcuno o qualcosa; forse con l'intero meccanismo che detta le regole del mondo discografico (o del mondo tout court?). Da notare ad ogni modo che "sei" potrebbe stare altresì per "album numero 6".
Certo è che sono trascorsi sette anni dall'ultima fatica de La Maschera Di Cera e vediamo adesso una formazione essenzialmente a tre:


- Alessandro Corvaglia: vocals, guitars

- Agostino Macor: keyboards

- Fabio Zuffanti: bass


... con l'aggiunta tuttavia di due elementi ("guests") di fama. Soprattutto il primo, il cui nome è legato ai Delirium e che era già stato presente (fruttuosamente) nel progetto precedente.

- Martin Grice: saxophone, flute

- Paolo Tixi: drums


Grice lo conoscono tutti. Ma notevole anche il curriculum di Paolo Tixi. Tixi, oltre all'attività di musicista, è docente di batteria. Ha suonato con Il Tempio Delle Clessidre, Isproject, Zuffanti and ZBand, Hostsonaten, La Dottrina Degli Opposti... and many more!





Nel 2023, La Maschera Di Cera ha espletato un tour chiamato "20+1", per celebrare il ventennale (più uno) di attività. Tournée che li ha portati in Belgio, Canada, Francia, UK... facendosi conoscere all'estero anche dai meno esperti; oltre che in Italia, ove parecchi appassionati del progressive rock si sono approcciati alla band per la prima volta, piacevolmente sorpresi.




Per quest'anno 2024, i membri de La Maschera Di Cera promettono belle novità.

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... su Prog Archives (in inglese)

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