3/07/22

Odessa - 'L'alba della civiltà'



Line-up:

Lorenzo Giovagnoli (voce, tastiere)

Giulio Vampa (chitarre)

Valerio de Angelis (basso)

Marco Fabbri (batteria)


Guest: Gianluca Milanese (flauto)

 

 Il CD si apre e si chiude con due brani "eterei" ("La stanza del figlio" e "Nell'etere") e nel mezzo c'è una cover dei Pooh molto importante: "L'Anno, il Posto, l'Ora" nella versione che i Pooh ne fecero dal vivo nel 1972 (ma sull'album - Parsifal - finì la versione meno rock e meno prog), e impreziosita da adornamenti e richiami molto belli a firma Lorenzo Giovagnoli. Per il resto, L'alba della civiltà offre una gamma di brani hard prog - di ottima fattura compositiva - come li conosciamo dagli altri due dischi della band marchigiana.


Alcuni link:

Odessa su "HearNow"  

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  Odessa su Facebook  OdessaZone

   --- e su Youtube



Ritratto di Lorenzo Giovagnoli (Odessa)




L'album era stato già preannunciato sul nostro blog in questi articoli:

      Lorenzo Giovagnoli (Odessa) 

      'Stazione Getsemani' (Odessa)

      Come annunciato... 'L'Alba della Civiltà' (Odessa)

       Odessa: sta per uscire il terzo album! ('L'alba della civiltà')



I brani:

"La stanza del figlio". È un'apertura in tono minore, breve e meditativa, forse a voler introdurre il flauto, elemento importante di questo terzo album degli Odessa: è suonato da Gianluca Milanese, il quale già collaborò all'esordio Stazione Getsemani (1999).


"Invocazione": quasi brusco cambio di atmosfera. Brano sostanzialmente in uptime che a un certo punto ci offre, a sorpresa, una parentesi morriconiana, prima di riprendere quota tra gorgheggi/vocalizzi à la Demetrio Stratos. Ha una bella coda, che si interrompe di botto...


... per lasciare posto alla dolcissima, struggente "Di buio e luce". Trattasi della "parte 2", essendo questa la "continuazione", o meglio la reprise, della "Di buio e luce" già apparsa in Getsemani. Qui Giovagnoli e i suoi sono al meglio delle loro possibilità: melodia in tempo relativamente moderato e abbellita da un flauto in gambissima e una chitarra formidabile, prima di salire di ritmo. Semplicemente stupendo, il tutto. Si merita di essere suonata da tutte le emittenti radio che trasmettono musica di livello alto-altissimo.


"L'alba della civiltà": pezzone! Rock mediterraneo con ascese quasi verticali e vertiginose discese, un buon ritmo, e melodia che si aggancia alla memoria. Interessante, come al solito, il testo. A tratti il brano è jazzato e dunque richiamante anche il suono di Canterbury. Buona inventiva di tutti gli strumenti, flauto e tastiere in primis. Armonie vocali perfette, basso a drums attenti e puntuali.


"L'organista del bosco": sorprendente, bucolico ed eccentricamente folk come possono esserlo i Jethro Tull. Quasi inaspettata passeggiata strumentale in un ambiente e in una situazione semifiabesche. Ma non manca nemmeno qui l'"acidità" e l'hardness - nella giusta dose - degli Odessa. Bellissimo. Gradevole. Intelligente. E complimenti davvero al flautista, Milanese.


"L'Anno, il Posto, l'Ora 1972": il clou, probabilmente, di quest'album; il brano che spingerà L'alba della civiltà fin negli apparecchi riproduttori di molti amanti della musica (e non solo fans dei Pooh!). Il vero colpo di genio di Lorenzo Giovagnoli.


"Rasoi": questo è il pezzo che si sarebbe meritato di aprire l'album. È - di nuovo - un rock mediterraneo che a tratti ricorda la P.F.M. ma che ha anche l'energia hard rock che spesso caratterizza questo gruppo. Possiede le progressioni giuste; e la voce di Giovagnoli è in grande spolvero. Inoltre, all'organo sembra quasi di sentire Jon Lord (Deep Purple)...


"Nell'etere": la chiusura, tranquilla, è un calare il sipario in maniera rappacificata e rappacificante. Quasi zen.


Per ordinare: Lizard Records

      eMail Loris Furlan:  lizardopenmind@yahoo.it


eMail Lorenzo Giovagnoli: giovlor71@gmail.com




Dell'uscita dell'album avevamo già parlato qui:

 Odessa: sta per uscire il terzo album! ('L'alba della civiltà')

      Lorenzo Giovagnoli (Odessa) 

      'Stazione Getsemani' (Odessa)

                               Come annunciato... 'L'Alba della Civiltà' (Odessa)

       


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