Avevamo già annunciato l'uscita dell'album (link: qui!) e adesso ne descriviamo in particolare tutte le tracce, ammettendo fin d'ora che quella che ci ha colpito di più, deliziando il nostro palato di cultori del prog rock, è stata senza dubbio la quinta, "Anytime, anyplace". Un brano davvero grandioso.
Ma nell'affresco di Order and DisOrder, composto da sei titoli, si trova tutta la varietà di gusti e conoscenze di Sollo. Il bassista suona sia il fretless che il basso con i tasti, e qui arriva anche a proporre "qualcosina" del repertorio di musica classica che è stata parte importante della sua crescita. (Leggi l'intervista condotta da Donato Ruggiero).
L'album inizia con "11-IX-1683", che si richiama a una data storica: in quel giorno, a Vienna venne rintuzzato il tentativo dell'esercito ottomano di invadere la capitale... e, con la capitale, l'intero continente europeo. L'imponente attacco venne fermato dal re Giovanni III di Polonia, che, guidando personalmente la cavalleria polacca, riuscì a impedire l'espansione dei Turchi ottomani, appunto, nel Vecchio Continente. Un giorno cruciale per l'Occidente, quell'11 settembre (uno dei molti 11 settembre che sono riportati sui libri di storia!).Il brano ha forma di canzone rock ed è "pesante" quanto basta per piacere anche agli appassionati del metal."Turn left" comincia con un'atmosfera ugualmente grave e qui si comprende che Pastorius e Squire sono stati tra i fari, tra le figure ispiratrici di Daniele Sollo, pur se apparentemente lontani tra di loro: per il ruolo che hanno dato al basso elettrico, che è non più uno strumento che “sta dietro” agli altri ma avanza allo stesso piano delle tastiere, delle chitarre..."A journey" ci rammenta che il curriculum di Sollo è ricchissimo. Spulciando la sua vita, infatti, troviamo il musicista non solo nel ruolo di bassista prog e di sperimentatore, ma anche in orchestre di liscio e latin-jazz. "A journey" inizia in maniera rilassata e si snoda in mid-tempo, pur se con ventate di inquietitudine e impellenza. Probabilmente, dal vivo questo brano sarebbe capace di trasmettere emozioni anche forti, che qui vengono un po' stemperate dopo l'ascolto delle prime due tracce (che sono diventate due singles su digitale, gli apripista di Order and DisOrder).Bella e fantasiosa "In my arms", che inizia con una simil-orchestra apparentemente gioiosa insistente sullo stesso fraseggio mentre parte una melodia cantata in tono basso che sembra andare - e va! - in tutt'altra direzione. Alla fine, è soprattutto il gioco a due tra il basso e quel sempre più disturbante coro (di archi?) che non vuole smuoversi di un millimetro..."Anytime, anyplace" (di quasi dodici minuti) è il brano di certo più accessibile, in forma canzone lunga, suite. Da proporre e riascoltare più volte. Davvero ben fatto, con tastiere progressive tutte da godere, cantato un po' alla Fish e con, verso la chiusura, una chitarra elettro-ritmica superlativa, che poi diventa una chitarra solista dotata di tutti i carismi."Pavane in F# Minor" è una di quelle "stravaganze" che riprendono, rielaborandolo, un motivo della musica classica infondendogli nuovo ossigeno, nuove energie: a forza di corde distorte che lo rendono degno di diventare il soundtrack di qualche film, magari un western ambientato in una delle nostre giungle metropolitane...
È così che finisce Order and DisOrder, sei tracce che ribadiscono e riconfermano, rafforzandolo, il talento creativo e tecnico di Daniele Sollo.
Sollo ha già suonato con Fabio Zuffanti nel progetto Höstsonaten e con Il Cerchio Medianico di Stefano Agnini, tra gli altri.
Per leggere altri particolari su di lui e la sua musica, vedi il nostro articolo precedente (clicca qui). Oppure leggi la sua biografia come ci viene presentata su Mat2020.
Order and DisOrder.
Cantanti: Alessandro Corvaglia, Fabio Zuffanti, Marco Dogliotti.
Tastiere: Stefano Agnini, Luca Scherani, Jason Rubenstein. Samuele Dotti.
Chitarre: Domenico Cataldo.
Batteria: Maurizio Berti, Valerio Lucantoni.
Daniele Sollo ha suonato chitarre, tastiere e... il n'a pas besoin d'être dit... il basso.
Per acquistare il CD: GT Music Distribution
Publisher: MP & Records
Daniele Sollo fa la cover di "Come On Come Over" (Jaco Pastorius, 1976) su un basso della Biarnel Liuteria
Daniele Sollo Official Youtube Channel
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