4/17/22

L'integrità artistica dei Catapilla

                        Avanguardia, jazz-rock, psychedelic, rock sperimentale, prog-rock.

  


Line-up nel primo album, Catapilla

Anna Meek - voce
Robert Calvert - fiati
Hugh Eaglestone - fiati
Graham Wilson - chitarra
Thiery Rheinhart - wind instruments
Dave Taylor - basso
Malcolm Frith - batteria

 

Musicisti aggiunti
  Ralph Rolinson - tastiere
  Carl Wassard - basso 
  Bryan Hanson - batteria 




 

Changes.
Partecipano al secondo long-playingRobert Calvert (sassofono),  Anna Meek (voce), Graham Wilson (chitarra), Ralph Rolinson (tastiere), Carl Wassard (basso elettrico) e Brian Hanson (batteria).





Due soli album, ambedue per l'etichetta Vertigo: Catapilla e Changes (usciti rispettivamente nel 1971 e 1972), con tutta una serie di bravi suonatori. Obbligatoriamente, vanno ricordati un paio di nomi: al sax (più altri fiati) Robert Calvert (che non è lo stesso Robert Calvert degli Hawkwind!) e alla voce Anna Meek.
Proprio la voce dà adito a opinioni contrastanti. Infatti, se parliamo del disco di debutto, non soltanto la musica è improvvisata, ma anche i testi e... la modalità canora. Almeno nei primi quindici-venti minuti di Catapilla, Anna sembra fuori tono. Nel primo brano, "Naked Death", lei grida, ha vocalizzi rauchi, suona un po' come Yoko Ono. Poi, in "Tumbleweed", il pezzo successivo, la stessa voce diventa tenue e incerta. In generale la cantante dimostra di possedere una bella energia, ma in questo album è colta un po' troppo in presa diretta e senza una vera e propria preparazione. Il paragone migliore sarebbe quella di una Nico in acido. Ciò vale solo per Catapilla, lo sottolineiamo, che è registrato tra l'altro non benissimo, e vale nelle prime due tracce. Diciamo tre. "Embryonic Fusion", il quarto e ultimo brano - di circa 24 minuti - vede ancora una Anna Meek appesa al filo della estemporaneità ma che almeno sembra sapere un po' più cosa fare, forse conoscendo le note su cui cantare.
Come molti hanno giustamente scritto: se questo fosse stato un album strumentale, sarebbe stato un capolavoro indiscusso.


I Catapilla durante una gig nel 1971



Nel secondo disco dei londinesi, dunque Changes, l'ugola femminile risulta più ben integrata, anzi essenziale: viene spesso usata come uno strumento aggiunto. C'è un taglio omogeneo di tutta la musica, e - tra l'altro - i brani sono meno frenetici. Changes in effetti è il tentativo dei Catapilla di inserirsi nel mercato, dopo che i tour iniziali non suscitarono propriamente l'interesse del pubblico. Con la seconda prova siamo ancora nella dimensione prog jazz / psichedelia, tuttavia c'è più atmosfera, il gesto canoro è calibrato alla perfezione e i brani risultano più "pensati", meglio costruiti. Ci si attiene maggiormente a uno spartito, insomma, e si riscontra meno Sturm und Drang. È (si direbbe!) una psichedelia ma non da LSD. Ugualmente, l'ascoltatore viene trasportato verso altri lidi. Anzi: il "viaggio" riesce in Changes ancor meglio che in Catapilla. I brani evocativi non mancano, e stavolta anche grazie alla voce della Meek. 
Nei tedeschi Can, c'era Damo Suzuki che ricopriva un ruolo simile a quello che la Meek ha avuto nei Catapilla.

I due album vanno presi insieme, secondo noi, e apprezzati ambedue. Grandiosa l'artcover delle copertine, realizzate da Martin Dean... il fratello del più celebre Roger Dean!




     Aggiunte sbadate ma essenziali

Alcuni credono che il Robert Calvert dei Catapilla sia il medesimo Robert Calvert degli Hawkwind. Non è così. Il primo è un sassofonista (vedi questa lunga intervista in inglese), il secondo un poeta e cantante. Il sassofonista purtroppo non ebbe la carriera che meritava; arrivò però a suonare tanto e con vari gruppi e artisti, tra i quali David Aellen e con i Mother Gong negli Anni '90 (intanto il Robert Calvert cantante era morto: nel 1988).
L'altra cosa da sapere è che Anna Meek aveva una sorella, Jo. E l'originale cantante dei Catapilla era proprio Jo Meek, che però lasciò il gruppo per andare a cantare in Waiters on the Dance, un album dello scrittore di fantascienza e organista Julian Jay Savarin, titolare della band Julian's Treatment. Anna quindi prese il posto della consanguinea. E, in Changes, riuscì a fare un lavoro davvero... astrale. Se la traccia canora di Catapilla risulta... beh, fuori di sesto, non è del tutto colpa sua. Le avranno detto: "Noi suoniamo. Tu imbastisci qualcosa. Inventa!"
Le qualità canore sono presenti (lo appuriamo in Changes), e anche il carattere; ma non siamo propriamente al cospetto di una Grace Slick.


 Anna Meek. Né lei né la sorella Jo ("Lady Jo Meek") ebbero la ventura di potersi lanciare in una vera e propria carriera artistica


Leggi un altro articolo circa i Catapilla sul blog di Derek Anderson (in inglese)

Controlla la disponibilità dei due album dei Catapilla nel mercato dell'usato

Intervista a Robert Calvert (in inglese)

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