6/21/20

Gentle Giant - 'The Power and The Glory'






Gentle Giant: rock band britannica attiva tra il 1970 e il 1980, formata dai talentuosi fratelli Shulman e da un paio di amici. Di questo gruppo, ciò che salta subito all'orecchio è la loro sofisticata ricerca compositiva, molto sperimentale anche per i canoni più audaci dell'universo progressive. 
Con l'eccezione dei batteristi Malcolm Mortimore e Martin Smith, tutti i membri dei Gentle Giant erano multistrumentisti:


Derek Shulman (nella band dal 1970 al 1980) - voce solista, sax, flauto dolce, tastiere, basso, percussioni, ukulele elettrico
Ray Shulman  (1970-1980) - basso, tromba, violino, canto, viola, percussioni, flauto, chitarra
Kerry Minnear (1970-1980) - tastiere, voce solista (solo in studio, non dal vivo), violoncello, vibrafono, xilofono, flauto, chitarra, basso, batteria
Gary Green (1970-1980) - chitarra, mandolino, canto, flauto, basso, batteria, xilofono
John "Pugwash" Weathers (1972-1980) - batteria, percussioni, vibrafono, xilofono, canto, chitarra 
Phil Shulman (1970-1972) - voce solista, sax, tromba, clarinetto, flauto, percussioni
Martin Smith (1970-1971) - batteria, percussioni
Malcolm Mortimore (1971-1972) - batteria, percussioni



The Power & The Glory è un "concept album" uscito nel 1974 che racconta la storia di un uomo che entra in politica deciso a conquistare grande potere allo scopo di fare del bene e di non lasciarsi corrompere come i suoi predecessori, e che invece finisce per abusare della sua posizione e diviene dunque come quelli prima di lui, impersonando giusto ciò contro cui prima aveva lottato.

Qui la band ha parzialmente abbandonato lo stile "barockandroll" caratterizzato da strumenti di epoche precedenti, ma la fattura è geniale come al solito. È forse il secondo brano, "So Sincere", a sintetizzare meglio la grandezza dei Gentle Giant: la traccia è caratterizzata da cori complessi e l’uso di una dozzina di strumenti, il tutto tenuto insieme dal fantastico lavoro di John P. Weathers alla batteria.
"So Sincere" è preceduto da "Proclamation", un classico nella discografia dei GG. La parte principale viene progressivamente composta, messa insieme, da diversi strumenti. Riff di organo eccezionale, la voce fantastica di Derek Shulman e l'intermezzo che è un cataclisma di cori a fare da trait d'union all'enorme mole di invenzioni prima e dopo.
Si gioca molto sulle pause, che si rivelano genialmente importanti come il resto...
"Aspirations" è un brano più distensivo, dolce; lento con una slide guitar ad accompagnare la cera che si allunga andando sciogliendosi; e, tra una strofa e l'altra, il piano elettrico. 
"Playing The Game" è un brano bipartito: quasi genesisiano all'inizio, ma si ritorna ben presto ai ritmi più agitati; molto belle le parti di organo nella variazione centrale del tema, a creare atmosfere magiche. Vi viene usato anche lo "Shulberry", l'ukulele elettrico a tre corde di Derek, che... 
(Se volete saperne un po' di più, cliccate qui.)
"Cogs In Cogs" è un altro classico della band, di nuovo con un complicato sussguirsi di cori, stop e obbligati. Riff dissonanti di sax, basso, piano elettrico e chitarra elettrica e strani stralci di cantato, a sottolineare i primi dissensi popolari nei confronti del nuovo Monarca.  
L'anima di "No God's a Man" è un tema di chitarra con una linea di basso che vi si intreccia. Le orecchie dell'ascoltatore vengono qui un po' risparmiate dalla complessità generale. Il popolo si rende conto che il monarca non è un Dio...
Di nuovo costruzione e decostruzione di accordi e temi, nonché cantato potente, in "The Face", dove il violino del bassista Ray Shulman primeggia per tutto il pezzo circondato e sostenuto da un mix cervellotico di strumenti. Bello l’assolo di chitarra. 
E sempre la chitarra apre in maniera heavy "Valedictory", dov'è contenuta una reprise di "Proclamation", con la stessa linea vocale e lo stesso intermezzo ma una veste melodica diversa. E il cui testo fa:

Things must stay,
There must be no change,
Anyway, time to rearrange.

Indi: lo status quo non viene frantumato, in pratica il popolo decide: teniamoci questo re e vediamo se, semmai, ci sarà da cambiare qualcosina...





Discografia Gentle Giant (solo album in studio)

Album in studio



The Power & The Glory è stato scelto come album odierno dal Prog Bar, gruppo di Facebook (in inglese) dedicato al progressive rock.


Ovviamente esiste anche un Prog Bar Italia, sempre su Facebook...

Il 'Prog Bar': un viaggio memorabile alla corte minacciosa del Re Cremisi 
(King Crimson), tra oceani topografici (Yes),in mezzo a giganti gentili 
(Gentle Giant) e navi fantasma, teiere volanti e armadilli cingolati 
(Genesis, Van der Graaf Generator, Magma, ecc.). 


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