Happy Birthday, Peter Hammill!
(Ealing, England, Nov. 5th, 1948)
Auguri a Peter Hammill, che è nato il 5 nov. 1948
... e dunque oggi è il suo compleanno.
Stratton-Smith fu il primo vero grande supporter della band. In The Aerosol Grey Machine non ci sono overdubs e rifiniture... Il suono è il risultato di sole 12 ore in studio e di missaggio (produttore: John Anthony, che lavorerà ancora a lungo con i VDGG e con Hammill).
DISCOGRAFIA dei VDGGAlbum in studioThe Aerosol Grey Machine (1969)The Least We Can Do Is Wave to Each Other (febbr. 1970)
H to He, Who Am the Only One (dic. 1970)Pawn Hearts (1971)Godbluff (1975)Still Life (apr. 1976)World Record (ott. 1976)The Quiet Zone/The Pleasure Dome (1977)Present (2005)Trisector (2008)A Grounding in Numbers (2011)ALT (2012)Do Not Disturb (2016)
Album dal vivoVital (1978)Maida Vale (1994)Real Time (2007)Live at the Paradiso (2009)Merlin Atmos - Live Performances 2013 (2015)
Link: la storia di Pawn Hearts (1971), ottimamente raccontata da Elena Palmieri sul sito di rockol.it
Pawn Hearts è l'opera della raggiunta maturità. Venne originariamente concepito come doppio album. Produttore: John Anthony. Tra gli ingegneri: David Hentschel. Chi conosce la storia dei Genesis, si è già imbattuto in questi due nomi. In particolare John Anthony collaborerà ripetutamente con Hammill.
Il quarto album in studio dei Van Der Graaf Generator è considerato uno dei capolavori eterni del rock progressivo. In Italia, Pawn Hearts raggiunse il primo posto delle classifiche.
Festeggiando Peter Hammill.
Questa è Storia! Nel febbraio 1972 si teneva il primo tour italiano dei Van Der Graaf Generator...
La band era formata da:
Guy Evans, Hugh Banton, Peter Hammill e Dave Jackson.
Ebbero cosi tanto successo che si imbarcarono subito per un secondo tour: a maggio dello stesso anno. Come successe con i Genesis, il pubblico italiano "adottò" i VDGG, nominandoli tra i loro beniamini.
Ad agosto si sciolsero... ma questa è un'altra storia.
David Jackson guidava il pulmino di ritorno dai concerti quando, dagli altoparlanti a bordo, arrivavano le note di questo tema. Allora tutti gli elementi del gruppo si mettevano a cantarlo. Lo eseguirono per scherzo durante un soundcheck e a qualcuno venne l’idea di inciderne una versione alternativa. "Theme One", che ha tutte le caratteristiche di un inno, veniva utilizzato dalla band come festosa chiusura degli show, con Peter Hammill che si scatenava correndo per il palco o salendo sulle casse dell’amplificazione. Anche quando i VDGG si esibirono al Festival di Villa Pamphili (maggio 1972), chiusero con questo instrumental, in quel caso eseguito dai soli Banton, Evans e Jackson, per consentire a Hammill di correre su e giù per i palco.
Nel 1971, stesso anno di Pawn Hearts, veniva pubblicato il debutto solista di Peter Hammill, Fool's Mate. Guarda caso, ancora gli scacchi come simbologia, ugualmente che nel disco realizzato dal gruppo (il "pawn" di "Pawn Hearts" indica il pedone).
"Fool's Mate" significa "il matto dello stolto".
VDGG - Godbluff live 1975
Van Der Graaf Generator:
#PeterHammill #DavidJackson #GuyEvans #HughBanton
pr Peter Hammill - "Pushing Thirty", da The Future Now (1978)
Peter Hammill - "A way out", da Out Of Water, 1990
( Seconda parte, vai avanti >>>> )
ogrock #artrock #progressive #rock #music
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