6/16/22

Un segreto ben custodito: Time Of Commotion

Bisogna immaginarsi che cos'era la Germania negli Anni '70. Un terreno proficuo per tanti nuovi artisti e gruppi, e il termine (in parte dagli stessi artisti tedeschi odiato) che tutto il mondo imparava a memorizzare era: Krautrock.




Insieme a Eloy, Hölderlin, Karthago, Guru Guru, Grobschnitt e come altro si chiamavano le band dell'epoca (alcune, incredibilmente, attive fino a oggi… o di nuovo insieme dopo tanti decenni, giusto per deliziare i fan del rock progressivo Made in Germany), c'erano anche i Time Of Commotion. Che già promettevano di diventare "il" gruppo per eccellenza della scena Kraut... Senonché, già nel 1976 si sciolsero. Senza aver mai inciso un disco. Peccato, perché il loro rock, che si avvolgeva come una serpe gentile intorno a temi classici, era davvero originale, pur se già c'erano state diverse band a cimentarsi nell'impresa di coniugare Bach, Vivaldi, Beethoven eccetera agli strumenti elettronici (The Nice, Ekseption, Procol Harum e tante altre). I giornalisti che seguivano il mondo prog nella patria di Goethe erano benevoli con i Time Of Commotion. Anzi: alcuni di loro giuravano che i quattro di Lüdinghausen (nella Renania Settentrionale-Vestfalia) sarebbero stati presto osannati dovunque. Purtroppo, come detto, nel 1976 la band cessò (almeno apparentemente) di esistere.




Poi, 42 anni dopo, esce Live From The 70s - Es Ist Nie Zu Spät, sia come LP che come CD Digipak. Si tratta delle registrazioni di allora, ri-edite; e, ascoltandole, capiamo benissimo l'entusiasmo dei critici musicali del tempo. Uno dei quali scriveva con toni ingenui, in un suo articolo:


Il futuro della musica rock appartiene alle tastiere! Ce lo dimostra questo giovane gruppo tedesco… In America e in Inghilterra, del resto, già lo sanno: il sintetizzatore, il piano elettrico e l'organo prenderanno pian piano il posto della chitarra...Il Melody Maker, al pari del Billboard e di tutte le altre riviste più lette, ha annunciato: Keyboards are the future of rock!



I giovani in questione erano i due tastieristi/organisti Hans Biermann e Jürgen Wimpelberg (mellotron, organo, piano elettrico e diversi marchingegni elettronici). Herbert Janke al basso. Andreas Alba, batterista.

Ed è proprio Andreas Alba che una manciata di anni fa, intervistato dalla rivista specializzata Eclipsed, ha affermato: "I Time Of Commotion morti e sepolti? Ma quando! Ogni tanto ci siamo esibiti dal vivo, in tutti questi anni e, ora che è uscito Live From The 70s, penso che mi siederò di nuovo alla batteria…"


Andreas Alba (a sinistra) e Herbert Janke (a destra) nel 2018, mentre rivangano tra i ricordi di concerti suonati davanti a migliaia di persone


Se vi piace la musica rock che gioca con temi classici o simil-classici, comprate l'album: rimarrete stupiti della bravura del quartetto tedesco-occidentale.

Fondata nel 1968, la band, dopo anni di sperimentazione con vari chitarristi, decise di affidarsi principalmente alle tastiere. Artisticamente fu un successo, ma non si fece mai avanti una casa discografica disposta a investire su di loro…

Fino al 2018! Tuttavia, trattandosi di un'etichetta minore (la 
New Music-Green Tree), temiamo che se ne siano accorti in pochi.


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