"Il Prog non è un genere o uno stile. Il Prog non ti dirà come vivere o cosa indossare. Il Prog non è una questione di soldi o popolarità. Il Prog è semplicemente l'apice di tutta la musica portata al suo massimo punto di rottura possibile e se fatta bene, anche oltre. Una grande miscellanea eterogenea dove nulla è vietato, dove tutto ciò che serve è una mente aperta, un alto senso di ambizione e una vera passione per ciò che la musica è e può essere."
Come tutto ebbe inizio per il supergruppo The Tangent.
Era il 1999. Po90, la band di Andy Tillison, si esibì insieme agli svedesi Flower Kings. Tillison, impegnato a raccogliere idee per il nuovo album dei Po90 More Exotic Ways to Die, fu affascinato dai Flower Kings e decise di mettere da parte il materiale più "progressive" per registrarlo separatamente. Qualche tempo dopo l'uscita di Exotic Ways to Die, Tillison consegnò i demo di nuove canzoni a Ian Oakley, componente della crew dei Flower Kings... e che sarebbe ben presto divenuto il manager di The Tangent. Roine Stolt, Zoltan Csörsz e Jonas Reingold si offrirono spontaneamente per suonare nel nuovo album. Il complesso venne completato dal sassofonista David Jackson e dal tastierista dei Po90 Sam Baine. Il debutto di The Tangent, The Music That Died Alone, venne accolto con calore dalla stampa specializzata.
Dopo l'album di debutto, The Tangent hanno pubblicato, con cadenza più o meno biennale, diversi altri album in studio, molti di essi con una formazione sempre diversa. Lo stile del gruppo muta in conseguenza dei cambi di personale, includendo elementi di jazz, funk, Canterbury, musica elettronica e altri generi. Tillison rimane comunque alla guida del gruppo, pur essendo impegnato nel frattempo in tanti side-projects (Tillison Reingold Tiranti: rock progressivo in lingua italiana creato sulla falsariga dei nostri gruppi degli Anni '70; Andy Tillson/Kalman Filter: musica elettronica ispirata alla scuola berlinese di elettronica, alla dance music degli Anni '90, e a Brian Eno, Bill Evans, Jean-Michel Jarre...).
L'altro solo elemento di continuità nella storia di The Tangent è l'artwork degli album, realizzato da Ed Unitsky.
Line-up attualeAndy Tillison - keyboard / vocalsJonas Reingold - bass guitarLuke Machin - guitars / vocalsTheo Travis - saxophone / fluteSteve Roberts - drums & percussionsEd Unitsky - cover design and artwork
Ex membri (una lista alquanto lunga!)
Roine Stolt (guitars, vocals)Jakko Jakszyk (guitars, vocals)Göran Edman (vocals)Krister Jonsson (guitars)David Zackrisson (guitars)David Million (guitar)Dan Watts (guitar)Sam Baine (keyboards, piano, vocals)Rikard Sjöblom (keyboards, vocals)Lindsay Frost (keyboards)Lalle Larsson (keyboards)Marie-Eve de Gaultier (keyboards, vocals)Robert Hansen (bass guitar)Jonathan Barrett (bass guitar, vocals)Dan Mash (bass guitar, vocals)Simon Albone (bass guitar)Dave Albone (drums)Zoltan Csörsz (drums)Jaime Salazar (drums)Magnus Östgren (drums)Paul Burgess (drums)Michael Gilbourne (drums)Nick Rickwood (drums)Tony "Funkytoe" Latham (drums)Gavin Harrison (drums)Morgan Ågren (drums)David Jackson (saxophone, flute)Guy Manning (acoustic guitar, bouzouki, mandolin, keyboards, vocals)Julie King (vocals)David Longdon (vocals)
Album in studioThe Music That Died Alone (2003)The World That We Drive Through (2004)A Place in the Queue (2006)Not as Good as the Book (2008)Down and Out in Paris and London (2009)COMM (2011)Le Sacre du Travail (2013)A Spark in the Aether (2015)The Slow Rust of Forgotten Machinery (2017)Proxy (2018)Auto Reconnaissance (2020)Songs From the Hard Shoulder (2022)
Articoli sui Tangent pubblicati sul nostro blog
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