11/01/21

Billy Joel e la sua parentesi prog-psichedelica

Da adolescente Billy Joel (New York, 9 maggio 1949) si interessò di musica classica ma a 16 anni, come tanti della sua età, entrò in un gruppo rock, The Echoes.  


Dopo alcune vicissitudini, alla fine del 1965 gli Echoes cambiarono il loro nome in Emeralds e successivamente in Lost Souls. Joel abbandonò la band nel 1967 per unirsi a The Hassles,  gruppo di Long Island che aveva firmato addirittura con la United Artists Records. Nel corso dell'anno e mezzo successivo, The Hassles pubblicarono quattro singoli e due album (The Hassles e Hour of the Wolf). Furono fallimenti, dal punto di vista comemrciale. Joel e il batterista degli Hassles, Jon Small, lasciarono la formazione nel 1969 e decisero di tentare la fortuna come duo: ed ecco nati gli Attila

 Joel e Jon Small: gli Attila!


Pubblicarono l'album di debutto (Attila) nel luglio 1970. Però già ad ottobre i due musicisti si separarono: Joel aveva iniziato una relazione con la moglie di Small, Elizabeth...

 (La coppia si è poi sposata.)


In Attila, Joel usò un organo Hammond che alimentava direttamente gli amplificatori, ottenendo un suono più puro, e aggiunse un pedale wah-wah per ottenere maggiori effetti, nonché una tastiera per basso progettata da lui stesso: e così eccolo entrare a pieno titolo nella storia della musica elettronica popolare.



L'album è un mix di rock progressivo, psichedelia e hard rock. Stephen Thomas Erlewine (AllMusic) ci va giù alquanto duro: 

"Trattasi senza dubbio del peggior album uscito nella storia del rock & roll! Anzi: nella stessa storia della musica registrata! Abbiamo visto applicare molte cattive idee ad album di rock, ma niente eguaglia la colossale stupidità di Attila."

Lo stesso Billy Joel, del resto, definisce il disco come "merda psichedelica". In realtà - e siamo sinceri! - non è poi così malaccio. A volte ricorda Keith Emerson che combina cose folli con l'Hammond...


(Fonte: Federico Agüera, blog "Historia del la musica electronica popular") 



Elenco tracce


1 Wonder Woman  (0:00)

2 California Flash (3:35)

3 Revenge is Sweet (7:10)

4 Amplifier Fire / Part I: Godzilla (11:15)

5 Amplifier Fire / Part II: March of the Huns (14:40)

6 Rollin' Home (18:58)

7 Tear This Castle Down (23:54)

8 Holy Moses  (29:45)

9 Brain Invasion  (34:31)

    Billy Joel: tappe di una carriera coronata dal successo   
             




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