Tre album nel loro palmares:
Danze d'Incenso, 2004; Vibrazioni Liquide, 2008; Frammenti Compiuti, 2014.
"Deus dementat?" Da: Vibrazioni Liquide
Leggiamo su Prog Archives, che è un po' la Bibbia - o forse l'elenco telefonico -, in inglese, del prog internazionale:
>> Their music is symphonic prog in the Italian tradition with some Arabic and modern experimental sounds. This makes the music a fusion of different expressions. The closest comparisons from the seventies scene could be bands like OSANNA and SAINT JUST. Lino Vairetti from OSANNA makes a guest appearance in one track in their debut album "Danze D'incenco". This album has strong keyboard work by Oderigi Lusi and the vocal sections between the male singer & guitarist Pas Scarpato and female singer & flautist Solimena Casoria are especially delicate. <<
Sono notizie non aggiornate.
I Malaavia si sono sciolti nel 2017, diciamolo fin da subito. Tuttavia la loro storia non è completamente finita, essendo uno dei suoi iniziatori attivissimo e pronto a far debuttare i Malaavia 2.0, sotto il moniker Sud Arkhé. Costui risponde al nome di Pas Scarpato ed è tra l'altro il compositore e musicista (basso, chitarra) che aveva traghettato l'idea, il concetto e i suoni dei Malaavia da Napoli a Bergamo.
Anche Sud Arkhé si prospetta essere non un semplice gruppo, bensì un intero circolo culturale, essendo coinvolte, nelle performances, altre forme di arte. Ma circa i Sud Arkhé avremo ancora tempo e occasione di parlare, poiché è in lavorazione un loro CD.
A questo proposito, occorre porre l'accento sulla sensibilità artistica e sull'attenzione di Massimo Orlandini (Ma.Ra.Cash Records), promotor di gruppi e di stili spesso presi sotto gamba (dal grande pubblico, ma non, per fortuna, dalla critica più accorta).
Lo stesso Pas Scarpato, a proposito di sé e della propria storia, ci racconta:
"Non sono un cantautore. Ho sempre lavorato con delle band dove, oltre che suonare, scrivevo tutto io e arrangiavo. Come le altre, anche Sud Arkhé è una mia creatura. Mi piace rapportarmi ad altri musicisti con bagagli di esperienze diverse. Io e gli altri compagni d'avventura siamo grati a Massimo Orlandini perchè è stato il primo a credere nel potenziale della band e tuttora sostiene i nostri progetti."
Per chi ama inquadrare la musica in generi e sottogeneri: con i Malaavia stiamo calpestando il terreno del progressive folk, anche se i confini sono vaghi. Le influenze dichiarate di Pas Scarpato e dei suoi accoliti: gli Osanna, la PFM, le Orme, ma anche Compagnia di Canto Popolare, Teresa de Sio, Pino Daniele... e Battiato.
Tutto iniziò con/da i Blue Tango. "Cafè" (Blue Tango dal vivo, 1998)
All'epopea dei Malaavia venne data la stura alla fine degli Anni Novanta e l'idea non arrivò proprio dal nulla: già allora i musicisti in questione avevano raccolto un'eredità, ossia quella dei Blue Tango, attivi a Napoli. Pas Scarpato fu accompagnato, nella nuova avventura, dai membri superstiti di quella formazione, ovvero il pianista Oderigi Lusi (noto oggi forse soprattutto per La Stanza dei Burattini) ed Egidio Napolitano (maestro di percussioni). A loro si unì Tullio Ippodamia, bassista (che di recente ritroveremo nei Summani), oltre a Solimena Casoria (flauto, vocalist) e al tastierista Antonio Casoria.
Nomi che suonano mitici; e in molti sensi lo sono anche i personaggi in questione.
I Malaavia entrarono ben presto nel circuito musicale comprendente veri e propri "brand" viventi quali Napoli Centrale, Enzo Avitabile e Alan Wurtzburger. Vennero scritturati come gruppo di accompagnamento di Giovanni Mauriello, storica voce di NCCP (Nuova Compagnia di Canto Popolare).
Malaavia + Solisti Dell'Anima, Santuario di Visciano (AV), 1999
Giunse il decennio Duemila, il "millennium bug" risparmiò il mondo civile insieme alla sua ormai vasta rete informatica e Pas Scarpato e Oderigi Lusi si ritrovarono a collaborare con membri del Banco e delle Orme: un sicuro riconoscimento della loro bravura. Iniziò un sodalizio con il batterista Lucio Fontana (altro maestro, proveniente dal conservatorio) e la band condivise il palco con i Solisti Dell'Anima, noto quartetto d'archi partenopeo. Già nel 2002 però ci fu una cesura importante: Fontana e Oderigi Lusi presero altre strade e Pas Scarpato si trasferì a Bergamo, deciso a rivitalizzare il progetto Malaavia.
Fondamentale l'incontro con Raoul Caprio e con il già citato Massimo Orlandini, della label Ma.Ra.Cash, cui seguì la realizzazione del primo concept del gruppo, Danze d’Incenso. Tra gli ospiti dell'album figurano Lino Vairetti degli Osanna, Giovanni Mauriello - NCCP, come già accennato - e Michele Mutti de La Torre dell’Alchimista.
Danze d'Incenso contiene 22 canzoni che costituiscono le tre parti del disco - denominate "sequenze" -, con un gran lavoro alle tastiere di Oderigi Lusi. Molti i riferimenti colti, come "Coda Di Luna Calante" che richiama a D'Annunzio (forse alcuni di noi ricorderanno: "O falce di luna calante / che brilli su l'acque deserte, / o falce d'argento, qual mèsse di sogni / ondeggia al tuo mite chiarore qua giù!") e si ha peraltro, nel brano "Ombre", un intervento tenorile in latino.
I Malaavia (da Napoli... e da Bergamo) non ci sono più da qualche annetto, ma Pas Scarpato ci ha già informati: presto arriveranno novità da... Malaavia 2.0, ovvero "Sud Arkhé"! Stay tuned.
Nel 2003 nasce “La Carovana dell’Interiorità”, gruppo di estimatori della band e delle sue tematiche trascendenti, che si organizzerà online. Eh sì, perché, riguardo ai temi e ai testi dei Malaavia, vediamo che vengono affrontati argomenti introspettivi e addirittura filosofici, con una tendenza all'esoterismo. E anche la musica si inquadra in quello che loro, i Malaavia, definiscono "art rock esoterico". Chiaro che i testi hanno un ruolo di primo piano! Si parte dall'interno, poi però l'obiettivo si allarga e tali introspezioni vengono proiettate nel mondo circostante, con il focus su temi sociali.
Proprio l'altro giorno, Pas Scarpato ci confermava:
"Sì. I testi sono altamente introspettivi, frutto di esperienze personali di ricerca interiore. E il secondo step della ricerca è il calarsi nella realtà. Cosa che abbiamo sempre fatto."
Dopo aver aperto alcuni show per il Banco del Mutuo Soccorso, per Gianni Leone del Balletto di Bronzo, per la PFM e addirittura per gli Yes (vedi foto soprastante: Malaavia con guest Tony Pagliuca sul palco di Yes e PFM. A quella data seguì un tour, organizzato da Orlandini e da Iaia de Capitani, manager della PFM), nel 2008 la nuova formazione realizza il secondo studio album, Vibrazioni Liquide, pubblicato stavolta dall'etichetta Multiforce (di Tiziano Giupponi).
Songs / Tracks Listing
Libro primo
Intra moenia: Movimenti di spiriti inquieti
1. Deus dementat? (5:17)
2. Lakmidi (5:33)
3. Listen To The Voices (4:47)
4. Vagando (7:24)
5. Intro la rosa (1:11)
6. La rosa (5:52)
7. Il cedro (2:48)
8. Elevazione (recitativo) (3:49)
9. Salmo di Lode Universale (1:58)
Libro secondo
Extra moenia: Stati superiori dello spirito
10. Stati superiori (suite in 5 movimenti) (13:41)
I. La crisi
II. Il sonno
III. Il risveglio dello spirito
IV. Canticus (hora est!)
V. Beatitudine
Total time: 52:22
Line-up / Musicians
- Pas Scarpato / bass, classical and acoustic guitars, tammorra, vocals
- Joe La Viola / flute, sax, oboe, samples
- Helèna Biagioni / vocals
- Jacov Leone / drums, drums programming
- Donato Zoppo / recitative vocals
- Fabrizio Garofoli / Piano
- Sebastiano Mazzoleni / keyboards
Guest musicians:
- Gianni Lamagna / vocals
- Francesco Magni / vocals
- Sophya Baccini / vocals
- Enrico Iglio / vintage keyboards
- Eris Salvador / tenor vocals
- Fabrizio Frigeni / guitar
- Davide Rossi / organ, piano
- Francesco Napolitano / viola
- Chiara Boldreghini / vocals
- Alfio Costa / organ, minimoog, mellotron
- Christian Monje / didgeridoo
Ricordiamo la figura di Fabrizio Garofoli, pianista in studio e dal vivo in Vibrazioni Liquide, scomparso il 30 aprile 2021.
E anche ad un altro importante musicista che ha partecipato a questo album occorre purtroppo dire "Requiescat In Pace": a Francesco Magni, "lo chansonier di Brianza", grande amico della band e che ha prestato la sua voce nel brano "Il cedro". Magni si è spento il 12 gennaio 2021.
Superato un periodo di stasi nel 2009, la line-up si arricchisce di Shana Stucchi, vocalist dall’impostazione teatrale, e di Carlo Leone, il quale gestirà tutti i suoni in studio dei Malaavia. Alla fine del 2014 esce, di nuovo per Ma.Ra.Cash Records, Frammenti Compiuti, un album nel quale i Malaavia mettono a frutto tutte le esperienze accumulate negli anni per dar vita a un sound rinnovato e forse ancor più progressivo. Ma la vera originalità consiste nelle atmosfere mediorientali. D'altronde, l’incontro con il poeta e traduttore dall’arabo Francesco Medici ha offerto a Pas Scarpato lo stimolo per trasporre in musica una prima lirica ("Canto Sufi") di Ameen Rihani, poeta arabo della diaspora.
Qui svolgono un gran lavoro di composizione il batterista Giacomo "Jacov" Leone e la tastierista Michela Carrobbio. La voce nel disco è di Shana, ma nella tournée che seguì ritornò Helèna Biagioni (dopo una maternità).
“La Carovana dell’Interiorità” dei Malaavia si è rimessa in cammino...
"Specchi del tutto" Da: Frammenti Compiuti
Da una recensione:
>> Terzo album per la band orobico-partenopea con una line-up rinnovata, come è nella tradizione del gruppo. I temi filosofici ed esistenzialisti sviluppati in musica e testi costituiscono da sempre il marchio di fabbrica di questa formazione che ha saputo inventare il filone del new-prog esoterico. <<
A questo punto i Malaavia sono:
Pas Scarpato: voce, chitarre, synt guitar
Jacov Leone: batteria e campionamenti
Michela Carobbio: tastiere, voce
Shana Stucchi: voce solista
Gionata Giardina: percussioni, pianoforte
Piero Pasini: basso elettrico e contrabbasso
In alcune date dello spettacolo "Frammenti Compiuti" è stato presente il bassista Piero Pasini, al quale è presto subentrato Carmelo Vecchio. Durante la registrazione dell'album, il basso è stato suonato da Pas, come del resto già accaduto per i due album precedenti.
La band "chiude i battenti" per così dire dopo un ultimo concerto al Teatro Qoelet di Bergamo, nel 2017. Da allora, Pas Scarpato si è dedicato alla musica folk e di ricerca. A breve, il suo primo album con il Collettivo Sud Arkhè.
Nei Sud Arkhé sono presenti la tastierista Michela Carobbio e la vocalist Helèna Biagioni, entrambe provenienti dai Malaavia.
Parallelamente, Pas Scarpato collabora con il bassista Carmelo Vecchio in un altro progetto che riguarda il jazz italiano: il Mocamblue (Mocamblue su Faceboook).
Vi ringrazio tantissimo. Non avevo mai pensato di riordinare la storia dei Malaavia e della sua evoluzione naturale in SudArkhè. Forse meriterebbe un libro tutta questa bella storia fatta di incontri straordinari.
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