Con 2084: Viaggio nel Nulla gli Alphataurus continuano il loro percorso musicale e si autoproiettano, trascinandoci con sé, avanti di 60 anni
Il celebre gruppo milanese ha festeggiato la nuova, attesissima uscita anche inaugurando/rinnovando la sua homepage: https://alphataurus.it/
In questo album, la storica band combina ancora una volta l'hard rock - che costituisce la sua base sonora - con elementi sinfonico-progressivi. La leggerezza mediterranea e i tipici elementi pastoral-folcloristici giocano un ruolo importante almeno quanto le melodie di ispirazione classica. In alcuni brani ("Metà e metà", "E=mc²") gli Alphataurus preservano una genuinità giovanile che ci ricorda la forma "canzone pop artistica" dei tempi pioneristici del prog italiano.
È un grande ritorno. Che segue, a dieci anni di distanza, quello del 2012 (allora accadde dopo 40 anni di assenza dalle scene), quando se ne rispuntarono, in formazione già rimaneggiata, con AttosecondO. Purtroppo in tempi recenti sono venuti a mancare tre pilastri della formazione: il bassista Alfonso Oliva (R.I.P. 2022), il chitarrista Guido Wasserman (2023) e il cantante Michele Bavaro (2024). La caducità della vita, che si diverte a decimare i grandi gruppi rock Anni '70, ha preso il sopravvento una volta di più, implacabile. Tuttavia 2084... non è propriamente un album funereo, anche se il tema distopico lascia poco spazio alle speranze. Parte dell'umanità sarà costretta a lasciare il pianeta per salvarsi... dove?
Il tastierista Pietro Pellegrini, membro fondatore degli Alphataurus e deciso a non demordere, ha messo insieme un bel combo. E, sotto la sua guida, questa line up, come ben si sente, è in grado di proseguire nella tradizione alphataurusiana di musica di qualità. Dei sei brani, molto riusciti i primi quattro; nelle ultimi due tracce si passa al "mellow", che in una simile narrazione andrebbe bene in realtà come intermezzo. Forse l'unica pecca dell'album è proprio la mancanza di una chiusura "col botto".
La voce solista di Franco Giaffreda è elegiaca, piacevole nella tradizione dei migliori cantanti progressive nostrani. Anche gli altri neo-componenti non sono affatto sconosciuti agli appassionati del genere. E c'è ancora Guido Wassermann sulla tolda, a sigillare l'autenticità di questa operazione creativo-discografica.
Pietro Pellegrini: organo Hammond, synth e campionatore
Franco Giaffreda: voce, chitarra elettrica, chitarra acustica, flauto
Andrea Guizzetti: pianoforte, synth, cori
Diego Mariani: batteria, glockenspiel, cori
Tony Alemanno: basso
Per chi ha amato e ama la band fin da Alphataurus, troverà appagamento nell'acquisire anche questo nuovo tassello del loro pregevole puzzle discografico. E nuovi fans sono ovviamente sempre "welcome"!
Ricordiamo la loro discografia:
1973 – Alphataurus1992 – Dietro l'uragano2012 – AttosecondO2012 – Live in Bloom2014 – Prime Numbers2024 – 2084: Viaggio nel Nulla
Copie fisiche dell'album in formato CD papersleeve e LP sono disponibili a questi link:
Alcuni links:
La storia degli Alphataurus su Wikipedia.it
Gli Alphataurus su 'Prog Archives'
La band "personalmente" su Facebook
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