10/08/21

Audience

 Una retrospettiva su una delle band britanniche "cult"


Iniziamo con... "I Had A Dream"





Normalmente i londinesi Audience sono noti come "storica" band appartenente al progressive rock, o "art rock". Dico "normalmente" perché il successo arrise a questo gruppo con brani che ripetono lo stile delle loro influenze: il soul. 
In generale, la musica che facevano era più vicina al folk rock che al prog. Da affiancare dunque più ai Traffic e ai Gnidrolog che non ai Genesis, ai Pink Floyd o ai Van der Graaf Generator (anche se la voce di Howard Werth ricorda un po' quella di Peter Hammill... Werth a un certo punto si unirà ai Doors per sostituire Jim Morrison.)




Nacquero nel 1969 sui resti della formazione soul Lloyd Alexander Real Estate, che aveva sul proprio conto soltanto un single pubblicato due anni prima. Howard Werth (chitarra acustica e voce), Keith Gemmell (sax, flauto, altri fiati) e Trevor Williams (basso e voce) si misero insieme al batterista Tony Connor. La Polydor fece uscire nel 1969 il loro album di debutto Audience. Nello stesso anno scrissero la colonna sonora del film Bronco Bullfrog (una specie di Easy Rider britannico in bianco-e-nero).

Mentre supportavano i Led Zeppelin, i quattro vennero notati da Tony Stratton-Smith, a cui piacquero e che li prese immediatamente nella scuderia della Charisma Records. Il loro single "Indian Summer", dall'album The House on the Hill (1971), raggiunse, nella Billboard Hot 100 degli USA, la posizione numero 74. Dopo una tournée in America con Rod Stewart e i Faces, nonché i Cactus, Gemmell decise di abbandonare il gruppo. Il resto dei componenti finì a fatica Lunch, il quarto album (1972), e poco dopo la formazione si sciolse. Gemmell era in effetti la "nota" distintiva degli Audience e, senza il loro sassofonista/flautista, la band aveva poco da offrire.

Nel 2004 Werth, Gemmell e Williams tornarono insieme sotto il nome "Audience". Nel 2005 uscì il "live" alive & kickin' & screamin' & shoutin'.






Discografia - album

1969: Audience
1970: Friendʼs Friendʼs Friend
1971: The House on the Hill
1972: Lunch

1973: You Can't Beat Them (compilation)
1992: Unchained (compilation)

2005: Alive & Kickin' & Screamin' & Shoutin' (dal vivo)











Discografia - singles


1971: "Belladonna Moonshine" / "The Big Spell"
1971: "Indian Summer" / "It Brings a Tear" / "Priestess" (#74 auf Billboard Hot 100)
1971: "You're Not Smiling" / "Eye to Eye"
1972: "Stand by the Door" / "Thunder and Lightnin'"







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ANNO MAGICO: 1969
Gli Audience


(Dal blog musicale Topolàin)




Magico anno il 1969! Molta della musica prodotta in quel torno di tempo ha, ancora oggi, enorme valore; e si pone come pietra di paragone per i musicisti attuali.



52 anni fa (nel 1969, appunto), il direttore della Charisma Records, Tony Stratton-Smith - che sarebbe divenuto famoso soprattutto per aver dato fiducia ai Genesis -, prende sotto contratto gli Audience e li designa "spalla" dei Led Zeppelin.
Gli Audience avevano appena realizzato un album per la Polydor. Si erano costituiti solo pochi giorni prima della firma del loro primo contratto discografico: tutta la loro esperienza come band, fino a quel momento, era consistita in una settimana di prove! Eppure, fin da subito risaltava la loro bravura. Il loro sound centrava alla perfezione lo spirito del tempo. Sebbene inglesi, c'erano echi del rock psichedelico californiano in diversi loro brani e a renderli speciali era quel quid di progressivo che, via via, sarebbe arrivato ad alterare, infiorandolo, il soul/soul jazz di base.









Produssero, dal 1969 al '72, un album all'anno. Il primo - come detto - per la Polydor e i restanti per la Charisma:

1969 - Audience
1970 - Friend's Friend's Friend
1971 - The House on the Hill
1972 - Lunch



Howard Werth (voce e chitarra acustica), Keith Gemmell (sax), Trevor Williams (basso, voce) e Tony Connor (drums) riuscirono addirittura a entrare nell'americana Billbord Hot 100 con il single "Indian Summer". Gemmell lasciò il gruppo dopo il tour negli States in compagnia di Rod Stewart, dei Faces e dei Cactus. Questo abbandono fu fatale agli Audience. L'album Lunch venne concluso con l'aiuto di altri musicisti e poco dopo la band si sciolse. Senza il loro sassofonista, in effetti, il gruppo non era più lo stesso.

Ci fu una reunion nel 2004, con Howard Werth, Keith Gemmell e Trevor Williams che si esibirono in Germania, Italia, Canada e Gran Bretagna insieme al batterista-cantante John Fisher (1960-2008) a sostituzione di Tony Connor che intanto era entrato negli Hot Chocolate. Ne uscì fuori un album dal vivo: Alive & Kickin' & Screamin' & Shoutin'. In quel periodo Gemmell registrò anche due propri dischi:  The Windhover, che si ispirava a un poema di Gerard Manley Hopkins, e Unsafe Sax, un richiamo alle sue radici soul, risalenti ai primi anni 60; le stesse radici su cui erano cresciuti e si erano formati gli Audience.  



  L'intero album Friend's Friend's Friend, anno 1970


http://www.amazon.it/exec/obidos/ASIN/B000024XDG/unitcolooffra-21


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