Un tour storico: In the Flesh (Roger Waters)
La tournée (in cui si proponeva gran parte dell'album The Wall... tra le altre cose!) durò ben 3 anni.
Sul DVD corrispettivo c'è soltanto il concerto a Portland del 2000, che riassume comunque molto bene quello che fu l' 'In the Flesh Tour' di Waters.
Torniamo a immergerci in questa musica ineguagliabile!
[Articolo presente anche sul blog Topolàin]
Materiale mitico riproposto da Waters, ex bassista dei Pink Floyd, che ripercorre non solo la favola di The Wall (per alcuni decisamente commerciale) ma anche buona parte degli album del gruppo e della propria carriera da solista.
Insieme al 'P.U.L.S.E.' di Gilmour - live at the Earl Court, London, e al 'The Wall - Live in Berlin', 1990, questo 'In the Flesh' di Roger Waters & band si colloca, con merito, nell'Olimpo della psichedelia progressive rock degli ultimi 50 anni.
Il tour In the Flesh di Waters durò tre anni. Più esattamente: comprese tre tour individuali che si svolsero nel 1999, 2000 e 2002. Sul DVD (che il nostro blog riproduce in versione integra) c'è la registrazione di una sola tappa: quella della Rose Garden Arena di Portland, Oregon, del 27 giugno 2000.
Il doppio CD contiene invece segmenti dell'intero tour negli U.S.A. (Phoenix, Las Vegas, Irvine e la stessa Portland).


Quasi tutti i brani sono stati composti da Roger Waters, tranne alcuni co-autorati dal chitarrista David Gilmour ("Wish You Were Here", "Dogs", "Comfortably Numb"), e altri scritti insieme a Gilmour e al tastierista Richard Wright ("Shine On You Crazy Diamond", "Breathe"), nonché uno ("Time") che porta la firma di tutti e quattro i componenti, e dunque: Gilmour, Mason, Waters & Wright.
Il lirismo dei brani spinge a volte alle lacrime; l'intensità musicale e dei testi è altissima e formidabile è la qualità tecnica. Waters mancava dai palcoscenici da ben 12 anni. Uno iato durante il quale l'ex "creative genius" dei Pink Floyd fu comunque produttivo (pubblicò vari album solisti) e che, come si vede, ce lo fa ritrovare in forma smagliante.
I Pink Floyd iniziarono come gruppo psichedelico ai tempi di Syd Barrett, furono poi tra le massime espressioni del progressive rock britannico e non raramente le loro creazioni sfociarono nell'avanguardia e nella musica assoluta (Ummagumma del '69, Atom Heart Mother del '70). Gli album che incontrarono maggiore favore di pubblico sono i quattro concecutivi prodotti dal '73 al '79: The Dark Side of the Moon, Wish You Were Here, Animals e (famosissimo) The Wall, appunto.
Dopo il distacco di Roger Waters e le lunghe beghe legali, la band (capitanata da David Gilmour) si imbarcherà in diverse mega-tournée mondiali tutte caratterizzate da uno show tecnologico senza precedenti; ma un solo loro album in studio contenente canzoni nuove raggiungerà picchi qualitativi quantomeno accettabili: The Division Bell (1994), dove c'è la suggestiva, bellissima "High Hopes".



Prego notare la presenza, nel gruppo di Waters, del gallese Andy Fairweather Low, leggendario chitarrista ed ex frontman degli Amen Corner ["(If Paradise Is) Half as Nice", canzone che nel 1969 fu al primo posto delle hit parade europee - oggi è un evergreen - e che altro non è che la versione inglese de "Il Paradiso" di Lucio Battisti].
Scrive Topolàin:
L'anno scorso ho avuto l'onore di vedere dal vivo Fairweather Low con la sua propria band su un piccolo palcoscenico di provincia: un concerto di quasi due ore di blues, rock e pop che è un po' la rassegna degli ultimi quarant'anni-e-passa di "U-music"...
- Roger Waters – basso elettrico, chitarre, voce
- Doyle Bramhall II – chitarra, voce
- Andy Fairweather Low – chitarra, basso elettrico, voce
- Snowy White – chitarra
- Andy Wallace – tastiere, organo Hammond
- Jon Carin – tastiere, lap steel, chitarra acustica, voce
- Katie Kissoon – voce
- Susannah Melvoin – voce
- P. P. Arnold – voce
- Graham Broad – batteria, percussioni.
- Norbert Stachel – sassofono
* * *
NOTA: L'In the Flesh Tour dei Pink Floyd risale al 1977
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