2/26/25

Un album importante degli Opeth: 'Ghost Reveries'

 (2005)

L'11° album del gruppo di prog metal svedese è stato pubblicato nell'agosto 2005. È l'ultimo disco con la storica formazione del periodo appunto "metal prog" o prog metal che dir si voglia. La transizione è in corso!... E appunto per questo è da ritenersi "importante".

Gli Opeth nel 2005



                                 Tra prog metal e prog rock: Ghost Reveries

È stato il primo degli Opeth per l'etichetta Roadrunner Records e, fin da Stll Life del 1999, è anche il loro primo full-lenght a non essere stato prodotto da Steven Wilson

Non è forse un capolavoro polarizzante ma, appunto perché più "commerciale" e "inoffensivo" di album precedenti del gruppo, Ghost Reveries si presenta come una sorta di antologia da poter offrire come primo ascolto della ciurma musicale capitanata da Mikael Åkerfeldt; come approccio iniziale. (Anche se forse solo i ragazzini piccoli, ormai, non conoscono la musica di questi mostri del profondo Nord.) A chi piace invece il lato più "metallaro" e "scandinavo", deve tornare alle uscite precedenti della discografia degli Opeth. Per il lato "progressive" e più dinamico, di contro, vedere i dischi successivi. 


    Tracce
1. "Ghost of Perdition" 10:29
2. "The Baying of the Hounds" 10:41
3. "Beneath the Mire" 7:57
4. "Atonement" 6:28
5. "Reverie/Harlequin Forest[a]" 11:39
6. "Hours of Wealth" 5:20
7. "The Grand Conjuration" 10:21
8. "Isolation Years" 3:51
                                              Lunghezza totale: 66:46

      Line up
  -
Mikael Åkerfeldt: vocals, rhythm guitar, lead guitar, acoustic guitar, Mellotron
  - Peter Lindgren: lead guitar
  - Martín Méndez: bass
  - Per Wiberg: Hammond organ, Mellotron, grand piano, Moog
  - Martin Lopez: drums, percussion

Ologram, progressive rock band da Siracusa

Dopo La Nebbia (2022), è uscito La mia scia, degli Ologram!

     




Dopo averci dato prova delle loro abilità tecniche con La Nebbia, torna il quintetto progressive rock / prog metal del bassista e compositore Dario Giannì con questo album che reca un titolo che si intarsia nell'insieme dei significati della ruota della vita o samsara
I testi di tutto l'album sono significativi, profondi, e le atmosfere importanti: un rock eccellente che varia dal sinfonico all'heavy! 
Un must per gli amici del neoprog italiano.



Line up

- Dario Giannì: basso
       - Lorenzo Giannì: chitarre
            - Roberto Giannì: tastiere
       - Fabio Speranzo: voce solista
            - Giovanni Spadaro: batteria

Guests

       - Gabriele Agosta: voce
          - Mateo Blundo: viola, violino
        - Raffaele Schiavo: voce


    "Luna Piena", il terzo brano


Cercate l'album sui negozi online o ordinatelo direttamente alla band.