(2005)
L'11° album del gruppo di prog metal svedese è stato pubblicato nell'agosto 2005. È l'ultimo disco con la storica formazione del periodo appunto "metal prog" o prog metal che dir si voglia. La transizione è in corso!... E appunto per questo è da ritenersi "importante".
Tra prog metal e prog rock: Ghost Reveries
È stato il primo degli Opeth per l'etichetta Roadrunner Records e, fin da Stll Life del 1999, è anche il loro primo full-lenght a non essere stato prodotto da Steven Wilson.
Non è forse un capolavoro polarizzante ma, appunto perché più "commerciale" e "inoffensivo" di album precedenti del gruppo, Ghost Reveries si presenta come una sorta di antologia da poter offrire come primo ascolto della ciurma musicale capitanata da Mikael Åkerfeldt; come approccio iniziale. (Anche se forse solo i ragazzini piccoli, ormai, non conoscono la musica di questi mostri del profondo Nord.) A chi piace invece il lato più "metallaro" e "scandinavo", deve tornare alle uscite precedenti della discografia degli Opeth. Per il lato "progressive" e più dinamico, di contro, vedere i dischi successivi.
1. "Ghost of Perdition" 10:29
2. "The Baying of the Hounds" 10:41
3. "Beneath the Mire" 7:57
4. "Atonement" 6:28
5. "Reverie/Harlequin Forest[a]" 11:39
6. "Hours of Wealth" 5:20
7. "The Grand Conjuration" 10:21
8. "Isolation Years" 3:51
Lunghezza totale: 66:46
Line up
- Mikael Åkerfeldt: vocals, rhythm guitar, lead guitar, acoustic guitar, Mellotron
- Peter Lindgren: lead guitar
- Martín Méndez: bass
- Per Wiberg: Hammond organ, Mellotron, grand piano, Moog
- Martin Lopez: drums, percussion
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