Per i fans del rock sinfonico!
Addio a Keith Reid, il poeta dei Procol HarumNel febbraio 2022 era già toccato a Gary Brooker, ora se ne è andato anche il paroliere della band: Keith Reid. Fu lui a scrivere ad esempio "A Whiter Shade of Pale", canzone che lanciò i Procol Harum. (Oltre a scrivere quasi tutti gli altri testi del gruppo britannico.)Parliamo di un'epoca in cui i Moody Blues, i suddetti Procol, i Beatles significavano tanto per un gran numero di persone dal cuore giovane. Un tempo in cui c'erano questi scrigni magici ad attendere la gente "là fuori", gente che amava il "rock sinfonico" e in esso cercava rifugio dopo una dura giornata... questi dischi rock, pop, pop-rock che facevano dimenticare ai giovani inglesi, americani (e non solo) le offese, le delusioni, e faceva loro sognare di un mondo di Peace & Love...Con l'esclusione dell'album Novum del 2017, tutti i brani originali dei Procol Harum hanno le "lyrics" scritte da Reid."A Whiter Shade of Pale" è del 1967: proto-prog o già prog?
We are sad to hear of the death of Procol Harum founding member and lyricist Keith Reid. An unparalleled lyricist Keith wrote the words to virtually all Procol Harum albums and co-wrote the John Farnham hit "You're The Voice". Our thoughts go out to his family and friends.
Nel 1967 Gary Brooker conobbe il poeta e paroliere Keith Reid e gli chiese di scrivere un testo sulla base di una melodia che gli frullava in testa. Da qui nasce la celeberrima "A Whiter Shade of Pale".Per la canzone Brooker voleva un’introduzione strumentale. Venne così contattato il ventunenne Matthew Fisher, talentuoso tastierista, che compose quello che diverrà uno dei più celebri 'intro' strumentali della storia della musica pop, ottenuto sovrapponendo il basso del secondo movimento dell’'Aria sulla quarta corda' dalla 'Suite per orchestra n. 3' di Johann Sebastian Bach, con una melodia presa da un’altra opera dello stesso compositore tedesco, il 'Corale in mi bemolle maggiore' "Wachet auf, ruft uns die Stimme".
In Italia il brano venne pubblicato con il titolo "Fortuna".
"Quite Rightly So" (1968)
Tra i molti artisti rock che usarono l'Hammond: Matthew Fisher (Procol Harum), Keith Emerson, i Led Zeppelin, The Allman Brothers, Ian McLagan (The Faces), Geoff Downes (Buggles, Yes, Asia)... E ancora: Rick Wakeman, Dave "Baby" Cortez, Booker T. Jones, Al Kooper, Brian Auger, Jon Lord dei Deep Purple, Rick Wright dei Pink Floyd, Tony Banks dei Genesis, Billy Preston, Steve Winwood (Traffic), Vincent Crane (Atomic Rooster), Rod Argent...
[Però Jon Lord fu l'unico che collegò l'Hammond agli ampli Marshall, creando quel suono unico e distorto che si riconosce subito...]
A proposito di Hammond! Interessante e tutt'altro che fuori tema questo articolo, sul blog Topolàin:
Jimmy Smith: l'Hammond B-3 nel jazz
Procol Harum e
"la canzone che nessuno capisce"
Matthew Fisher più tardi combatté in tribunale per farsi riconoscere come coautore "A Whiter Shade Of Pale".
E divenne "Mister 40 Percento"!
Per almeno quattro decenni, Gary Brooker (1945-2022) è stato considerato l'unico compositore del più grande successo dei Procol Harum: la canzone del debutto, nel 1967. Poi è iniziata una lunga battaglia legale sulla paternità. Già nel 1973, Matthew Fisher affermò di aver composto parti essenziali di "A Whiter Shade Of Pale".
Fisher fece parte della band dal 1967 al 1969. Ha poi lavorato a lungo come produttore e turnista. Nel 1991, il talentuoso pianista e organista salì di nuovo a bordo in occasione della reunion, per lasciare definitivamente la formazione nel 2004.
Soltanto nel 2005 si convinse a citare in giudizio sia Brooker sia l'editore Onward Music Ltd., per il pagamento di £ 1.000.000 (in lettere: un milione di sterline). In ultima istanza, la Camera dei Lord gli assegnò il diritto d'autore sull'opera, con una quota del 40% .
Prima di entrare nei Procol Harum, Fisher era stato stato organista dei Screaming Lord Sutch. Amava trasporre composizioni di Bach. L'organo Hammond che si sente in "A Whiter Shade of Pale" è modellato sull'aria di Bach contenuta nella suite orchestrale n. 3. Altre citazioni "bachiane" includono il preludio in do maggiore nella sezione centrale degli strumentali "Repent Walpurgis" nonché "The Signature", nell'album dei Procol Harum del 2003 The Well's on Fire.
Responsabile dei versi della hit mondiale "A Whiter Shade Of Pale" - come abbiamo visto - è Keith Reid. Solo due delle quattro strofe originali sono state utilizzate per la registrazione in studio. Molte persone intelligenti (e non così intelligenti!) hanno cercato di dare un'interpretazione del testo. Nel 2005 la BBC Radio ha definito "A Whiter Shade Of Pale" "la canzone che nessuno capisce".
Le lyrics di "A Whiter Shade Of Pale"
We skipped the light fandangoTurned cartwheels 'cross the floorI was feeling kinda seasickBut the crowd called out for moreThe room was humming harderAs the ceiling flew awayWhen we called out for another drinkThe waiter brought a trayAnd so it was that laterAs the miller told his taleThat her face, at first just ghostlyTurned a whiter shade of paleShe said, 'there is no reasonAnd the truth is plain to see.'But I wandered through my playing cardsAnd would not let her beOne of sixteen vestal virginsWho were leaving for the coastAnd although my eyes were openThey might have just as we've been closedShe said, I'm home on shore leave,'Though in truth we were at seaSo I took her by the looking glassAnd forced her to agreeSaying, 'you must be the mermaidWho took Neptune for a ride.'But she smiled at me so sadlyThat my anger straightway diedIf music be the food of loveThen laughter is its queenAnd likewise if behind is in frontThen dirt in truth is cleanMy mouth by then like cardboardSeemed to slip straight through my headSo we crash-dived straightway quicklyAnd attacked the ocean bed
"Quite Rightly So" (1971)
I rapporti tra Gary Brooker - il cantante e pianista - e l'organista, Matthew Fisher, furono travagliati fin dall'inizio.
Già nel 1969 Fisher lasciò una prima volta la band. Nella sua carriera lavorò come produttore per Robin Trower, Bandit, Tir Na Nog e James Dewar e a volte come programmatore di computer. Ha anche dato alle stampe cinque album da solista, di cui il primo porta un titolo significativo: Journey's End, la fine del viaggio. Inteso era il suo viaggio con la band...
I conflitti tra i due musicisti risalgono appunto all'hit "A Whiter Shade of Pale", del quale Fisher si riteneva essere coautore: il mago dell'Hammond si sentiva defraudato degli abbondanti proventi della canzone, proventi che Gary Brooker e il paroliere Keith Reid rivendicarono per sé. Per tal motivo l'organista continuò a tornare ai Procol Harum e... ad abbandonarli, ripetutamente. La sua ultima apparizione con il gruppo risale all'aprile 2004 (in un programma della TV tedesca dedicato ai grandi successi della musica rock).
Come abbiamo su raccontato, nel maggio 2005 Fisher si decide a intentare causa contro Gary Brooker e contro l'editore Onward Music per ricevere la sua quota sulle vendite della celebre song. Nel dicembre 2006 un tribunale di Londra gli riconosce il 40% di paternità di "A Whiter Shade of Pale".
Ottobre 2007: Brooker presenta ricorso contro il verdetto; la sentenza dell'anno prima viene in parte modificata: sì alla paternità parziale di Fisher sulla canzone ma... no a ricevere i diritti da copyright, dal momento che l'organista ha impiegato troppo tempo prima di procedere per vie legali. Nuovo ricorso e, davanti alla più alta corte del Regno Unito, nel luglio 2009 a Matthew Fisher vengono finalmente concessi i diritti, come già definiti nella decisione del tribunale del 21 dicembre 2006.
A Salty Dog (1969)
Procol Harum, Nice (trampolino di lancio di Keith Emerson), Zombies, Moody Blues: la riproposizione in chiave moderna di musica classica portò a far nascere il "rock barocco"; e il terzo album dei Procol Harum ne è un tipico (e commercialmente fortunato) esempio. A Salty Dog uscì pochi mesi prima di In The Court Of Crimson King...
Uno degli archetipi di folk rock a contaminazione classica era stata la celeberrima "A Whiter Shade of Pale", musicalmente ispirata all' 'Aria sulla quarta corda' dalla Suite nº 3, BWV 1068 di Johann Sebastian Bach. In questo LP del '69 ci pensa la title track - pur nella sua apparente semplicità - a deliziare "classicamente" con la sua atmosfera carica di lirismo (grazie anche ai testi di Reid), ma il punto massimo è probabilmente "Pilgrim's Progress", più composito, più vario nella struttura. Brani come "The Devil Came From Kansas" e "Boredom", con flauto e vibrafono, anticipano addirittura il suono dei Jethro Tull più "progressive". "Wreck Of The Hesperu"s” è un'altra perla... E c'è spazio anche per un po' di hard rock.
NOTA: I Procol Harum furono tra le band e i cantanti famosi che nel 1969 'non' parteciparono a Woodstock... (Furono presenti però sull'Isola Di White, 1970.)
Broken Barricades - Il tentativo di Robin Trower di aumentare la sua influenza sui Procol Harum
I Procol Harum del 1971 non sono adatti per chi ascolta la cosiddetta musica mainstream. Broken Barricades affascina con toni un po' più duri del solito, ma contiene anche linee malinconiche enfatizzate.
Dopo di questo album, il chitarrista abbandonò la band. I punti di vista di Trower e di Brooker erano troppo divergenti.
1. SIMPLE SISTER2. BROKEN BARRICADES3. MEMORIAL DRIVE4. LUSKUS DELPH5. POWER FAILURE6. SONG FOR A DREAMER7. PLAYMATE OF THE MOUTH8. POOR MOHAMMED
9. SIMPLE SISTER (RAW TRACK) (BONUS)10. BROKEN BARRICADES (LONG FADE) (RAW TRACK) (BONUS)11. MEMORIAL DRIVE (ALTERNATE MIX) (BONUS) (PREVIOUSLY UNRELEASED)12. MEMORIAL JAM (BONUS) (PREVIOUSLY UNRELEASED)13. LUSCIOUS DELPH (“LUSKUS DELPH” EARLY VERSION) (BONUS) (PREVIOUSLY UNRELEASED)14. POWER FAILURE (ALTERNATE VERSION) (BONUS) (PREVIOUSLY UNRELEASED)15. SONG FOR A DREAMER (KING JIMI) (BACKING TRACK)16. PLAYMATE OF THE MOUTH (THE BOYARD’S BALL) (RAW TRACK) (BONUS) (PREVIOUSLY UNRELEASED)17. POOR MOHAMMED (BACKING TRACK) (BONUS)
1. MEMORIAL DRIVE (LIVE WPLJ 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)2. STILL THERE’LL BE MORE (LIVE WPLJ 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)3. NOTHING THAT I DIDN’T KNOW(LIVE WPLJ 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)4. SIMPLE SISTER (LIVE WPLJ 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)5. LUSKUS DELPH (LIVE WPLJ 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)6. SHINE ON BRIGHTLY (LIVE WPLJ 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)7. WHALING STORIES (LIVE WPLJ 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)8. BROKEN BARRICADES (LIVE WPLJ 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)9. JUICY JOHN PINK (LIVE WPLJ 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)10. A SALTY DOG (LIVE WPLJ 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)11. WHISKY TRAIN (LIVE WPLJ 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)12. POWER FAILURE (LIVE WPLJ 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)
13. SIMPLE SISTER (BBC SESSION 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)14. QUITE RIGHTLY SO (BBC SESSION 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)15. BROKEN BARRICADES (BBC SESSION 1971)16. POWER FAILURE (BBC SESSION 1971)
1. IN THE WEE SMALL HOURS OF SIXPENCE (LIVE – STOCKHOLM 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)2. STILL THERE’LL BE MORE (LIVE – STOCKHOLM 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)3. ALL THIS AND MORE (LIVE – STOCKHOLM 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)4. QUITE RIGHTLY SO (LIVE – STOCKHOLM 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)5. POWER FAILURE (LIVE – STOCKHOLM 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)6. PILGRIMS PROGRESS (LIVE – STOCKHOLM 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)7. SIMPLE SISTER (LIVE – STOCKHOLM 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)8. MAGDALENE (MY REGAL ZONOPHONE) (LIVE – STOCKHOLM 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)9. A SALTY DOG (LIVE – STOCKHOLM 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)10. REPENT WALPURGIS (LIVE – STOCKHOLM 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)11. IN THE AUTUMN OF MY MADNESS LOOK TO YOUR SOUL GRAND FINALE (LIVE – STOCKHOLM 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)
Musica classica mescolata con chitarra a volte blues, a volte hard rock, a volte folk: Procol Harum
Grabham rimase fino al 1977. Suona in quattro album dei Procol Harum: Grand Hotel, Exotic Birds and Fruit, Procol's Ninth e Something Magic.
Limited eight disc (five CDs + three NTSC/Region 0 DVD) set.Disc 4 features the band's legendary concert at the Hollywood Bowl on 21 September 1973 (with the Los Angeles Philharmonic Orchestra and the Roger Wagner Chorale), whilst disc 5 features a previously unreleased concert at the Bournemouth Winter Gardens on 17 March 1976. The DVD content features over 3,5 hours of footage, mostly previously unreleased. Disc 6 begins with a performance of "A Whiter Shade of Pale" on the BBC TV show Top of the Pops from December 1967 before moving to the archives of the German Beat Club series. All of the band's surviving performances for the show are here, including the entire un-broadcast raw video footage of the band's Beat Club Workshop studio concert from 1971, shorn of the visual gimmickry of the actual broadcast, revealing the pure performance on DVD for the first time. Disc 7 features the entire sixty-five minute recording session of a performance for the German Musikladen series in October 1973, most of which was never shown on television. Disc 8 features more BBC TV performances, including a rendition of 'Pandora's Box' from Top of the Pops in September 1975 and the band's set for the Sight and Sound In Concert series in March 1977. This re-mastered set also features a 68 page hard backed book with an essay by Patrick Humphries and a lengthy in depth commentary on the performances featured by respected Procol Harum authority Roland Clare. The book also includes many previously unseen photographs and memorabilia from Gary Brooker's private collection. Still There'll Be More also includes a 60cm x 40 cm reproduction poster from a Procol Harum concert in 1976.
Formazione in Grand Hotel
Chris Copping - organoAlan Cartwright - bassoB.J. Wilson - batteriaMick Grabham - chitarraGary Brooker - pianoforte e voceKeith Reid - testi
Altri musicistiChristianne Legrand - voce in "Fires (Which Burnt Brightly)"The Pahene Recorder Ensemble in "Bringing Home the Bacon"
Ancora una volta: "A Whiter Shade of Pale"
"Una tonalità più bianca del pallido"Abbiamo saltato il fandango leggeroRuote di carro girate attraversano il pavimentoAvevo un po' di mal di mareLa folla ha chiesto di piùLa stanza ronzava più forteMentre il soffitto volava viaQuando abbiamo chiamato per un altro drinkIl cameriere portò un vassoioE così è stato dopoCome il mugnaio ha raccontato la sua storiaQuella sua faccia, all'inizio solo spettraleTrasformato in una tonalità più bianca di pallidoHa detto "non c'è motivo"E la verità è evidenteMa ho vagato tra le mie carte da giocoNon la lascerei stareUna delle sedici vergini vestaliChe partivano per la costaE anche se i miei occhi erano apertiAvrebbero potuto anche essere chiusiE così è stato dopoCome il mugnaio ha raccontato la sua storiaQuella sua faccia, all'inizio solo spettraleTrasformato in una tonalità più bianca di pallidoE così è stato dopo
Nessun commento:
Posta un commento