5/15/23

Procol Harum

 Per i fans del rock sinfonico!


 Procol Harum - l'ultima formazione


È una notizia risalente al 23 marzo, che noi abbiamo pubblicato - probabilmente tra i primi in Italia - sulla nostra pagina di Facebook Prog Bar Italia:   

            Addio a Keith Reid, il poeta dei Procol Harum
Nel febbraio 2022 era già toccato a Gary Brooker, ora se ne è andato anche il paroliere della band: Keith Reid. Fu lui a scrivere ad esempio "A Whiter Shade of Pale", canzone che lanciò i Procol Harum. (Oltre a scrivere quasi tutti gli altri testi del gruppo britannico.)
Parliamo di un'epoca in cui i Moody Blues, i suddetti Procol, i Beatles significavano tanto per un gran numero di persone dal cuore giovane. Un tempo in cui c'erano questi scrigni magici ad attendere la gente "là fuori", gente che amava il "rock sinfonico" e in esso cercava rifugio dopo una dura giornata... questi dischi rock, pop, pop-rock che facevano dimenticare ai giovani inglesi, americani (e non solo) le offese, le delusioni, e faceva loro sognare di un mondo di Peace & Love...
Con l'esclusione dell'album Novum del 2017, tutti i brani originali dei Procol Harum hanno le "lyrics" scritte da Reid.
"A Whiter Shade of Pale" è del 1967: proto-prog o già prog?

               

  R.I.P. Keith Reid (Procol Harum)

L'annuncio di Esoteric Recordings del 30 marzo 2023:

 
We are sad to hear of the death of Procol Harum founding member and lyricist Keith Reid. An unparalleled lyricist Keith wrote the words to virtually all Procol Harum albums and co-wrote the John Farnham hit "You're The Voice". Our thoughts go out to his family and friends.

 



Verso la fine degli Anni '60 furono diverse le band che si cimentarono nell'impresa di coniugare Bach, Vivaldi, Beethoven eccetera agli strumenti elettronici (The Nice, Ekseption, Procol Harum e altre).
Loro vennero chiamati "i profeti del suono orchestrale": i Procol Harum

   
Gary Brooker



     L'incipit della saga procol-harumiana

Nel 1967 Gary Brooker conobbe il poeta e paroliere Keith Reid e gli chiese di scrivere un testo sulla base di una melodia che gli frullava in testa. Da qui nasce la celeberrima "A Whiter Shade of Pale".
Per la canzone Brooker voleva un’introduzione strumentale. Venne così contattato il ventunenne Matthew Fisher, talentuoso tastierista, che compose quello che diverrà uno dei più celebri 'intro' strumentali della storia della musica pop, ottenuto sovrapponendo il basso del secondo movimento dell’'Aria sulla quarta corda' dalla 'Suite per orchestra n. 3' di Johann Sebastian Bach, con una melodia presa da un’altra opera dello stesso compositore tedesco, il 'Corale in mi bemolle maggiore' "Wachet auf, ruft uns die Stimme".

 


    "Repent Walpurgis" ("Fortuna")

"Repent Walpurgis", basato su un Preludio di J.S. Bach, è del 1967, ma lo ascoltiamo qui in un'esecuzione di quattro anni dopo, in long version, dentro un teatro di Parigi... senza pubblico.
In Italia il brano venne pubblicato con il titolo "Fortuna". 
(Notizie su questa particolare gig: a Parigi c'era lo sciopero dei mezzi pubblici, i Procol Harum avrebbero dovuto tenere lo spettacolo in un'altra venue ma per motivi di sicurezza i camion della troupe televisiva non potevano sostare nella zona... Lo show saltò e i musicisti e i cameramen si spostarono in un altro teatro, più piccolo.) 
Gary Brooker al piano, Dave Ball (il sostituto di Robin Trower) alla lead guitar, B.J. Wilson ai drums... Chris Copping all'Hammond A100 (al posto dell'organista originale, Matthew Fisher) e Alan Cartwright al basso.



    "Quite Rightly So" (1968)

Tra i molti artisti rock che usarono l'Hammond: Matthew Fisher (Procol Harum), Keith Emerson, i Led Zeppelin, The Allman Brothers, Ian McLagan (The Faces), Geoff Downes (Buggles, Yes, Asia)... E ancora: Rick Wakeman, Dave "Baby" Cortez, Booker T. Jones, Al Kooper, Brian Auger, Jon Lord dei Deep Purple, Rick Wright dei Pink Floyd, Tony Banks dei Genesis, Billy Preston, Steve Winwood (Traffic), Vincent Crane (Atomic Rooster), Rod Argent...

[Però Jon Lord fu l'unico che collegò l'Hammond agli ampli Marshall, creando quel suono unico e distorto che si riconosce subito...]



A proposito di Hammond! Interessante e tutt'altro che fuori tema questo articolo, sul blog Topolàin: 

   Jimmy Smith: l'Hammond B-3 nel jazz


    Procol Harum e
"la canzone che nessuno capisce"

Matthew Fisher più tardi combatté in tribunale per farsi riconoscere come coautore "A Whiter Shade Of Pale".

E divenne "Mister 40 Percento"!


Per almeno quattro decenni, Gary Brooker (1945-2022) è stato considerato l'unico compositore del più grande successo dei Procol Harum: la canzone del debutto, nel 1967. Poi è iniziata una lunga battaglia legale sulla paternità. Già nel 1973, Matthew Fisher affermò di aver composto parti essenziali di "A Whiter Shade Of Pale".

Fisher fece parte della band dal 1967 al 1969. Ha poi lavorato a lungo come produttore e turnista. Nel 1991, il talentuoso pianista e organista salì di nuovo a bordo in occasione della reunion, per lasciare definitivamente la formazione nel 2004.  

Soltanto nel 2005 si convinse a citare in giudizio sia Brooker sia l'editore Onward Music Ltd., per il pagamento di £ 1.000.000 (in lettere: un milione di sterline). In ultima istanza, la Camera dei Lord gli assegnò il diritto d'autore sull'opera, con una quota del 40% .

 Matthew Fisher


Prima di entrare nei Procol Harum, Fisher era stato stato organista dei Screaming Lord Sutch. Amava trasporre composizioni di Bach. L'organo Hammond che si sente in "A Whiter Shade of Pale" è modellato sull'aria di Bach contenuta nella suite orchestrale n. 3. Altre citazioni "bachiane" includono il preludio in do maggiore nella sezione centrale degli strumentali "Repent Walpurgis" nonché "The Signature", nell'album dei Procol Harum del 2003 The Well's on Fire.


Responsabile dei versi della hit mondiale "A Whiter Shade Of Pale" - come abbiamo visto - è Keith Reid. Solo due delle quattro strofe originali sono state utilizzate per la registrazione in studio. Molte persone intelligenti (e non così intelligenti!) hanno cercato di dare un'interpretazione del testo. Nel 2005 la BBC Radio ha definito "A Whiter Shade Of Pale" "la canzone che nessuno capisce".


"Non volevo essere misterioso", ha spiegato Reid in un'intervista del 2008. E ha contraddetto le opinioni secondo cui la canzone parlerebbe di una relazione uomo-donna, con un litigio che sfocia in un rapporto sessuale. "È la storia di un amore tra una ragazza e un ragazzo, pura e semplice. Inoltre: l'ispirazione mi è venuta dalle letture, non da qualsivoglia droga!"


Le lyrics di "A Whiter Shade Of Pale"

We skipped the light fandango
Turned cartwheels 'cross the floor
I was feeling kinda seasick
But the crowd called out for more
The room was humming harder
As the ceiling flew away
When we called out for another drink
The waiter brought a tray

And so it was that later
As the miller told his tale
That her face, at first just ghostly
Turned a whiter shade of pale

She said, 'there is no reason
And the truth is plain to see.'
But I wandered through my playing cards
And would not let her be
One of sixteen vestal virgins
Who were leaving for the coast
And although my eyes were open
They might have just as we've been closed

She said, I'm home on shore leave,'
Though in truth we were at sea
So I took her by the looking glass
And forced her to agree

Saying, 'you must be the mermaid

Who took Neptune for a ride.'
But she smiled at me so sadly
That my anger straightway died
If music be the food of love
Then laughter is its queen
And likewise if behind is in front
Then dirt in truth is clean
My mouth by then like cardboard
Seemed to slip straight through my head
So we crash-dived straightway quickly
And attacked the ocean bed

     "Quite Rightly So" (1971)

I rapporti tra Gary Brooker - il cantante e pianista - e l'organista, Matthew Fisher, furono travagliati fin dall'inizio.

Già nel 1969 Fisher lasciò una prima volta la band. Nella sua carriera lavorò come produttore per Robin Trower, Bandit, Tir Na Nog e James Dewar e a volte come programmatore di computer. Ha anche dato alle stampe cinque album da solista, di cui il primo porta un titolo significativo: Journey's End, la fine del viaggio. Inteso era il suo viaggio con la band...

I conflitti tra i due musicisti risalgono appunto all'hit "A Whiter Shade of Pale", del quale Fisher si riteneva essere coautore: il mago dell'Hammond si sentiva defraudato degli abbondanti proventi della canzone, proventi che Gary Brooker e il paroliere Keith Reid rivendicarono per sé. Per tal motivo l'organista continuò a tornare ai Procol Harum e... ad abbandonarli, ripetutamente. La sua ultima apparizione con il gruppo risale all'aprile 2004 (in un programma della TV tedesca dedicato ai grandi successi della musica rock).

Come abbiamo su raccontato, nel maggio 2005 Fisher si decide a intentare causa contro Gary Brooker e contro l'editore Onward Music per ricevere la sua quota sulle vendite della celebre song. Nel dicembre 2006 un tribunale di Londra gli riconosce il 40% di paternità di "A Whiter Shade of Pale".

Ottobre 2007: Brooker presenta ricorso contro il verdetto; la sentenza dell'anno prima viene in parte modificata: sì alla paternità parziale di Fisher sulla canzone ma... no a ricevere i diritti da copyright, dal momento che l'organista ha impiegato troppo tempo prima di procedere per vie legali. Nuovo ricorso e, davanti alla più alta corte del Regno Unito, nel luglio 2009 a Matthew Fisher vengono finalmente concessi i diritti, come già definiti nella decisione del tribunale del 21 dicembre 2006.


       A Salty Dog (1969) 

Procol Harum, Nice (trampolino di lancio di Keith Emerson), Zombies, Moody Blues: la riproposizione in chiave moderna di musica classica portò a far nascere il "rock barocco"; e il terzo album dei Procol Harum ne è un tipico (e commercialmente fortunato) esempio. A Salty Dog uscì pochi mesi prima di In The Court Of Crimson King...

Uno degli archetipi di folk rock a contaminazione classica era stata la celeberrima "A Whiter Shade of Pale", musicalmente ispirata all' 'Aria sulla quarta corda' dalla Suite nº 3, BWV 1068 di Johann Sebastian Bach. In questo LP del '69 ci pensa la title track - pur nella sua apparente semplicità - a deliziare "classicamente" con la sua atmosfera carica di lirismo (grazie anche ai testi di Reid), ma il punto massimo è probabilmente "Pilgrim's Progress", più composito, più vario nella struttura. Brani come "The Devil Came From Kansas" e "Boredom", con flauto e vibrafono, anticipano addirittura il suono dei Jethro Tull più "progressive". "Wreck Of The Hesperu"s” è un'altra perla... E c'è spazio anche per un po' di hard rock.

NOTA: I Procol Harum furono tra le band e i cantanti famosi che nel 1969 'non' parteciparono a Woodstock... (Furono presenti però sull'Isola Di White, 1970.)

 
Robin Trower


Broken Barricades - Il tentativo di Robin Trower di aumentare la sua influenza sui Procol Harum

I Procol Harum del 1971 non sono adatti per chi ascolta la cosiddetta musica mainstreamBroken Barricades affascina con toni un po' più duri del solito, ma contiene anche linee malinconiche enfatizzate

Dopo di questo album, il chitarrista abbandonò la band. I punti di vista di Trower e di Brooker erano troppo divergenti.






Come previsto, le tre composizioni di Trower "Memorial Drive", "Song For A Dreamer" e "Poor Mohammed" sono particolarmente chitarristiche. Trower è anche il cantante in "Poor Mohammed". Il brano "Song For A Dreamer" è dedicato a Jimi Hendrix, suo grande idolo.
In Broken Barricades, anche il resto delle canzoni (con musica composta da Gary Brooker) suona insolitamente "forte" per gli standard dei Procol Harum.

In generale, è un album più blues-rock che art-rock.

    "Simple Sister" live  

Esoteric Recordings / Cherry Red Records ha pubblicato una ristampa in 3 CD dello storico lavoro! 8 brani sono quelli dell'LP originale. Ci sono anche diverse versioni "grezze" o "alternative" di un paio di canzoni.

     DISC ONE
BROKEN BARRICADES
THE ORIGINAL ALBUM
RE-MASTERED

1. SIMPLE SISTER
2. BROKEN BARRICADES
3. MEMORIAL DRIVE
4. LUSKUS DELPH
5. POWER FAILURE
6. SONG FOR A DREAMER
7. PLAYMATE OF THE MOUTH
8. POOR MOHAMMED
                                                           BONUS TRACKS
9. SIMPLE SISTER (RAW TRACK) (BONUS)
10. BROKEN BARRICADES (LONG FADE) (RAW TRACK) (BONUS)
11. MEMORIAL DRIVE (ALTERNATE MIX) (BONUS) (PREVIOUSLY UNRELEASED)
12. MEMORIAL JAM (BONUS) (PREVIOUSLY UNRELEASED)
13. LUSCIOUS DELPH (“LUSKUS DELPH” EARLY VERSION) (BONUS) (PREVIOUSLY UNRELEASED)
14. POWER FAILURE (ALTERNATE VERSION) (BONUS) (PREVIOUSLY UNRELEASED)
15. SONG FOR A DREAMER (KING JIMI) (BACKING TRACK)
16. PLAYMATE OF THE MOUTH (THE BOYARD’S BALL) (RAW TRACK) (BONUS) (PREVIOUSLY UNRELEASED)
17. POOR MOHAMMED (BACKING TRACK) (BONUS)

     DISC TWO
LIVE – WPLJ FM NEW YORK CITY
12th APRIL 1971:

1. MEMORIAL DRIVE (LIVE WPLJ 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)
2. STILL THERE’LL BE MORE (LIVE WPLJ 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)
3. NOTHING THAT I DIDN’T KNOW(LIVE WPLJ 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)
4. SIMPLE SISTER (LIVE WPLJ 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)
5. LUSKUS DELPH (LIVE WPLJ 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)
6. SHINE ON BRIGHTLY (LIVE WPLJ 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)
7. WHALING STORIES (LIVE WPLJ 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)
8. BROKEN BARRICADES (LIVE WPLJ 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)
9. JUICY JOHN PINK (LIVE WPLJ 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)
10. A SALTY DOG (LIVE WPLJ 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)
11. WHISKY TRAIN (LIVE WPLJ 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)
12. POWER FAILURE (LIVE WPLJ 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)

BBC RADIO ONE “SOUNDS OF THE 70S” –
6th OCTOBER 1971:

13. SIMPLE SISTER (BBC SESSION 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)
14. QUITE RIGHTLY SO (BBC SESSION 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)
15. BROKEN BARRICADES (BBC SESSION 1971)
16. POWER FAILURE (BBC SESSION 1971)

      DISC THREE
LIVE – SWEDISH RADIO
FOLKETS HUS, STOCKHOLM
16th OCTOBER 1971

1. IN THE WEE SMALL HOURS OF SIXPENCE (LIVE – STOCKHOLM 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)
2. STILL THERE’LL BE MORE (LIVE – STOCKHOLM 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)
3. ALL THIS AND MORE (LIVE – STOCKHOLM 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)
4. QUITE RIGHTLY SO (LIVE – STOCKHOLM 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)
5. POWER FAILURE (LIVE – STOCKHOLM 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)
6. PILGRIMS PROGRESS (LIVE – STOCKHOLM 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)
7. SIMPLE SISTER (LIVE – STOCKHOLM 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)
8. MAGDALENE (MY REGAL ZONOPHONE) (LIVE – STOCKHOLM 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)
9. A SALTY DOG (LIVE – STOCKHOLM 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)
10. REPENT WALPURGIS (LIVE – STOCKHOLM 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)
11. IN THE AUTUMN OF MY MADNESS LOOK TO YOUR SOUL GRAND FINALE (LIVE – STOCKHOLM 1971) (PREVIOUSLY UNRELEASED)

     Ecco la traccia eponima dell'album


"WITH EXCLUSIVE INTERVIEWS AND FULLY RESTORED ALBUM ARTWORK"

      Procol Harum - 'Live at Rockpalast' (1976)


Gary Brooker (canto, pianoforte), il batterista Bobby Harrison, ora anche il paroliere Keith Reid: pian piano, tutti i membri originali dei Procol Harum se ne stanno andando...
È morto tempo fa un altro batterista della prima ora dei Procol Harum, ossia B.J. Wilson (presente nel filmato soprastante), oltre che (pure loro importanti componenti della band) il bassista Alan Cartwright (nel video è presente anche lui) e il chitarrista Dave Ball.
In Live at Rockpalast la line-up vede:
Gary Brooker (p, voc), Mick Grabham (g), Alan Cartrwright (b), Chris Copping (b, Hammond) e B.J. Wilson (d).


     Procol Harum - "Something Magic"
È la canzone che dà il titolo all'album omonimo, uscito nel marzo 1977. 
Trent'anni dopo la sua pubblicazione, la Esoteric Records ha riproposto questo disco dei Procol Harum: su due CD rimasterizzati, dei quali uno contenente l'album classico con l'aggiunta di tre bonus tracks e il secondo contenente una 'BBC Radio One session' (concerto al londinese Golders Green Hippodrome del 12 marzo 1977). 

    Ecco la versione rimasterizzata di "Something Magic"



Musica classica mescolata con chitarra a volte blues, a volte hard rock, a volte folk: Procol Harum

     Procol Harum 1972-1977

Quando Robin Trower lasciò la band per intraprendere una carriera solista trasferendosi negli Stati Uniti, fu sostituito dal musicista beat di Birmingham David Ball. E il bassista Alan Cartwright diede il cambio a Chris Copping... dal momento che Copping ora suonava anche l'organo.

Ball è presente nell'unico album live ufficiale della band, Procol Harum Live - In Concert with the Edmonton Symphony Orchestra. Lasciò il gruppo nel 1973, mentre registrava l'album Grand Hotel
per andare ad esibirsi con Long John Baldry. Il suo posto è stato preso da Mick Grabham, che ha completato, arrotondandolo, il suono blues-rock di Robin Trower e anche quello di David Ball, introducendo sfumature country e folk.



 Mick Grabham

Grabham rimase fino al 1977. Suona in quattro album dei Procol Harum: Grand Hotel, Exotic Birds and Fruit, Procol's Ninth e Something Magic



Robin Trower (i cui primi tre album sono stati prodotti da Matthew Fisher) ha lavorato con una varietà di musicisti, tra cui Jack Bruce. Negli Stati Uniti ha avuto molto successo con la sua propria band. Trower ha preso parte alla riunione del 1991 dei Procol Harum e ha pure suonato nell'album The Prodigal Stranger, dedicato alla memoria del batterista B.J. Wilson. Poi è tornato a concentrarsi sulla sua carriera solista.

David Bell è purtroppo spirato il 1 aprile 2015. 


    Exotic Birds and Fruit, 1974. Il chitarrista Grobham chiede, proprio all'inizio: "È acceso, Tommy?" "Is it on, Tommy?"


Something Magic, 1977: Un altro album degli Harum (il decimo) con molte belle canzoni, arrangiate prestando grande attenzione ai dettagli. Dopo quel disco e dopo dieci anni di successi insieme, il gruppo si sciolse... per quasi diciassette anni! L'LP Something Magic non fece registrare vendite sufficienti, anche dato il quasi caotico, quantitativamente ricco business discografico di fine Anni '70 con l'ascesa di altri generi. Questo è un disco ingiustamente sottovalutato. La title track è un validissimo apripista. La canzone n. 3, "The Mark of the Claw", è straordinaria. Noi consigliamo comunque di ascoltare, quale assaggio, un altro titolo: la suite "The Worm and The Tree" (tracce 5, 6 e 7).




    Procol Harum - 'Novum'

Nel 2017 è uscito l'ultimo album dei Procol Harum: Novum. Il loro primo disco in studio dopo 14 anni. Giusto in tempo per il 50° anniversario della band.




Le ultime registrazioni prima di Novum erano state quelle per The Well's On Fire (2003). Dopo Novum, è iniziato il carosello degli addii. Due membri originali abbandonavano questa vita, lasciando soli l'organista Matthew Fisher e il paroliere Keith Reid...




I testi di questo album sono per lo più di Pete Brown (che precedentemente aveva "poetato" canzoni famose, ad esempio per i Cream - "White Room"). La voce di Gary Brooker risulta essere fantastica come sempre. Una piccola detrazione di punti soltanto perché l'organo è usato un po' troppo al risparmio... Il design artistico è al consueto livello eccellente delle altre copertine dei Procol Harum.

Dopo l'uscita di Novum, il cantante e pianista leader della band ha spiegato: "Dopo il 2003 c'è stato un lungo vacuo a causa delle udienze in tribunale". Si riferisce ovviamente all'annosa diatriba con Fisher.
"È stata una faccenda noiosa che ha portato via anche l'ispirazione..."



A quel punto il progetto Procol Harum era in circolazione da mezzo secolo (da cinquantuno anni, per l'esattezza, al momento dell'uscita di Novum) e ovviamente si presentava sul disco con una nuova formazione. Insieme a Brooker: il chitarrista Geoff Whitehorn, il tastierista Josh Phillips, il batterista dei Van Morrison e della Manfred Mann's Earth Band Geoff Dunn e - last but not least - il bassista Matt Pegg (figlio del bassista dei Fairport Convention e dei Jethro Tull Dave Pegg). Ma in questa line-up davano concerti già da circa undici anni.
"Novum deriva dal latino, così come 'Procol Harum'", ha osservato Brooker. "Speriamo che il suono sia ancora quello tipico dei Procol Harum! Noi, ad ogni modo, guardiamo al futuro!"

Dal punto di vista dei testi e della musica, Well's On Fire era stato convincente... E Novum non deluse i fans! Ma, come accennato, non ci sarebbe stato un futuro - almeno discograficamente - : quell'album fu il canto del cigno per la band.

 Gary Brooker dopo un incidente sul lavoro. Nonostante fosse caduto dal palco nel corso di un concerto a Capetown (Sudafrica), volle continuare a suonare. A seguito di ciò, il pubblico gli tributò una standing ovationLeggi anche qui


                                  Procol Harum triumph with a heroic Gary Brooker



    Magia musicale oltre ogni norma: Procol Harum


    "Sunday Morning"


Remembering Keith Reid, Gary Brooker e gli altri membri dei Procol Harum scomparsi:
Procol Harum - "A Whiter Shade of Pale"
    (live 1968)
                  Procol Harum at Gala du Midem. 27 January 1968
                                 Palais des Festivals, Cannes, France
    LIVE on ORTF, France and transmitted by Eurovision to some 
countries




Procol Harum - Top 10 Re-Issues




Still There'll Be More: An Anthology 1967-2017  (Esoteris Records; ordinabile anche su Amazon.it)


                   Limited eight disc (five CDs + three NTSC/Region 0 DVD) set.
Disc 4 features the band's legendary concert at the Hollywood Bowl on 21 September 1973 (with the Los Angeles Philharmonic Orchestra and the Roger Wagner Chorale), whilst disc 5 features a previously unreleased concert at the Bournemouth Winter Gardens on 17 March 1976. The DVD content features over 3,5 hours of footage, mostly previously unreleased. Disc 6 begins with a performance of  "A Whiter Shade of Pale" on the BBC TV show Top of the Pops from December 1967 before moving to the archives of the German Beat Club series. All of the band's surviving performances for the show are here, including the entire un-broadcast raw video footage of the band's Beat Club Workshop studio concert from 1971, shorn of the visual gimmickry of the actual broadcast, revealing the pure performance on DVD for the first time. Disc 7 features the entire sixty-five minute recording session of a performance for the German Musikladen series in October 1973, most of which was never shown on television. Disc 8 features more BBC TV performances, including a rendition of 'Pandora's Box' from Top of the Pops in September 1975 and the band's set for the Sight and Sound In Concert series in March 1977. This re-mastered set also features a 68 page hard backed book with an essay by Patrick Humphries and a lengthy in depth commentary on the performances featured by respected Procol Harum authority Roland Clare. The book also includes many previously unseen photographs and memorabilia from Gary Brooker's private collection. Still There'll Be More also includes a 60cm x 40 cm reproduction poster from a Procol Harum concert in 1976.


Gli inglesi non hanno dubbi: i Procol Harum sono una delle band che hanno dato il via al prog rock (progressive rock, rock progressivo). Con questo hardcover set (Label: Esoteric Recordings) ci vengono servite le canzoni essenziali su tre CD, a partire dal grande successo "A Whiter Shade Of Pale". Altri due CD sono dedicati alle esibizioni dal vivo della band; e nel set sono inoltre inclusi 3 DVD.

Un regalo musicale di alto livello!



          RIESUMIAMO

Il gruppo venne formato nel 1967 dal cantante-pianista Gary Brooker e dal cantautore Keith Reid. Con sé presero il batterista B.J. Wilson, che preferì i Procol Harum ai Led Zeppelin. "A Whiter Shade of Pale" vendette 2,5 milioni di copie poco dopo la sua uscita; da allora, della canzone si sono vendute almeno altre 6 milioni di copie in tutto il mondo. Il successo colse Brooker e Reid impreparati; successo dovuto in gran parte alle "trovate" organistiche di Matthew Fisher, che all'Hammond riprende motivi di Bach. Per molto tempo, gli unici autori del brano sono stati considerati Gary Brooker (musica) e Keith Reid (testo). Finché, alla fine del 2006, un tribunale britannico non attribuì parte del copyright a Matthew Fisher.



Seguirono altri successi come "Homburg" e "A Salty Dog". Sempre negli Anni '70, i Procol Harum raccolsero molti consensi con l'album Grand Hotel (anche se non fu un successo paragonabile a quello degli inizi). 

Formazione in Grand Hotel

Chris Copping - organo
Alan Cartwright - basso
B.J. Wilson - batteria
Mick Grabham - chitarra
Gary Brooker - pianoforte e voce
Keith Reid - testi

Altri musicisti

Christianne Legrand - voce in "Fires (Which Burnt Brightly)"
The Pahene Recorder Ensemble in "Bringing Home the Bacon"

 

    Ancora una volta: "A Whiter Shade of Pale"



Live with the Edmonton Symphony Orchestra è un album in cui risalta l'essenza double face della band. La discografia dei Procol Harum è infatti caratterizzata da composizioni fantasiose, spesso basate su musica classica, ma accanto ad esse ci sono canzoni profondamente radicate nel blues.

La reunion del 1991 vide Mark Brzezicki alla batteria al posto del deceduto B.J. Wilson. Era il grande successo che riscontravano nelle loro tournée a convincerli a tornare ancora e sempre in studio... 





Gary Brooker, Londra, 1945-2022 


"Una tonalità più bianca del pallido"

Abbiamo saltato il fandango leggero
Ruote di carro girate attraversano il pavimento
Avevo un po' di mal di mare
La folla ha chiesto di più
 

La stanza ronzava più forte
Mentre il soffitto volava via
Quando abbiamo chiamato per un altro drink
Il cameriere portò un vassoio
 

E così è stato dopo
Come il mugnaio ha raccontato la sua storia
Quella sua faccia, all'inizio solo spettrale
Trasformato in una tonalità più bianca di pallido
 

Ha detto "non c'è motivo"
E la verità è evidente
Ma ho vagato tra le mie carte da gioco
Non la lascerei stare
Una delle sedici vergini vestali
Che partivano per la costa
E anche se i miei occhi erano aperti
Avrebbero potuto anche essere chiusi
 

E così è stato dopo
Come il mugnaio ha raccontato la sua storia
Quella sua faccia, all'inizio solo spettrale
Trasformato in una tonalità più bianca di pallido
 

E così è stato dopo




        Procol Harum with the Edmonton Symphony Orchestra (1992)





 


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