1/21/25

Rubber Tea, gruppo progressive dalla Germania

 Usciva ormai un anno e due mesi fa: il secondo album dei tedeschi Rubber Tea (da Brema)

From A Fading World


Speriamo non sia il canto del cigno di questa band di Brema, nella Germania settentrionale! Sapendo quanto è difficile riuscire a trovare una platea quantitativamente motivante anche per il grande talento dei singoli musicisti dei Rubber Tea, c'è sempre il pericolo di perderli di vista per sempre... e prima o poi purtroppo proprio ciò accadrà.
I Rubber Tea si raggruppano intorno alla frontwoman Vanessa Gross (canto, sassofono, flauto...) e, se dopo il primo album scrivemmo una recensione definendoli "una band giovane", ora hanno una maturità tale da far successo e sfondare.

Peccato che in Germania, come del resto dappertutto nel mondo, si preferisca dare spazio, sui media, a "numeri" semplicistici e spesso banali, se non addirittura volgari, ignorando così gli artisti davvero bravi che fanno musica sul serio (soltanto in Italia abbiamo non centinaia ma migliaia di esempi) e lasciando questi ultimi a macerare nel calderone dell'anonimato, costringendoli a cercare di farsi pubblicità da soli.
Loro ci provano, certo. Ma senza, spesso, trovare neppure uno straccio di locale che li faccia esibire.


From A Fading World è l'ideale continuazione dell'album di debutto Infusion e, se quell'opera era il frutto quasi spontaneo e per certi versi gioioso di un gruppo di ragazzi che hanno scoperto di avere l'abilità e i tools per esprimersi a un livello medio-alto, questo From A Fading World nasce in maniera più meditata, come una serie di parti dolorosi: è un album "coscienzioso del mondo" similmente a quell'altro, ma lo fotografa a tinte persino più 'dark', sicuramente con la convinzione certificata che non importa quanto si è in gamba e tecnicamente ineccepibili: i padroni del mondo continueranno il loro lavoro di distruzione fregandosene delle sonorità ispirate, delle arti, della creatività di sperduti ribelli nel deserto.

- Vanessa Gross: voce, sassofono, flauto - Lennart Hinz: voce, tastiere, chitarra - Jonas Roustai: chitarra - David Erzmann: basso - Henri Pink: batteria Con - Lorenz Bolle: violencello in "Ouranja Valley", "Go" e "Chaturanga" - Claudia Jiménez Ramírez: violino in "Go" e "Fading Forest" - Rostyslav Voitko: sassofono alto in "Day of Wrath", "Desert Man", "Fading Forest" e "Superhexacatalyst" - Adam Spoerhase: sassofono tenore in "Chaturanga" e "Welcome to Sunnville" - Jakob Müller: tromba in "Chaturanga" e "Welcome to Sunnville" - Niko Förster: basso tuba in "Welcome to Sunnville" - Charlotte Fiedler: flauti in "Welcome to Sunnville"



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