10/10/24

Alla Corte del Re Cremisi

 Anniversario di una pietra miliare

10 ott. 1969 - 10 ott. 2024

La chiamavano musica "underground" oppure  - tipo quella dei Moody Blues - musica "pop" (il percorso dei Moody Blues li portò dal beat al pop sinfonico; o anche rock sinfonico). 

Quando uscì l'album d'esordio dei King Crimson, erano già stati pubblicati Revolver (1966) e Sgt. Pepper’s Lonely Heart Club Band (1967) ad opera dei baronetti originari di Liverpool ossia John, Paul, George e Ringo e del loro produttore, George Martin. The Nice, quartetto, poi trio dove suonava Keith Emerson, aveva stupito gli ascoltatori con The Thoughts of Emerlist Davjack (1968) e con Ars Longa Vita Brevis (stesso anno). Inoltre occorre ricordare i suddetti Moody Blues sotto la guida in studio di Tony Clarke (Days Of The Future Passed nel 1967 e In Search Of The Lost Chord 1968), i Pretty Things con il loro concept album S. F. Sorrow (1968), Procol Harum (A Salty Dog, marzo 1969) e c'erano stati i Family, i Soft Machine, i Colosseum, gli scozzesi Clouds (che più avanti influenzeranno molto lo stile dei King Crimson, specie per alcune melodie ispirate alla musica classica e al jazz)... 

E soprattutto "lui": l'album più leggendario dei californiani Beach Boys, Pet Sounds, nato addirittura nel 1966 (uscì prima di Revolver). Brian Wilson, mente dei Beach Boys, decise di lavorare di più in studio tralasciando le esibizioni dal vivo. In Pet Sounds sperimentò con strumenti insoliti come campanelli di biciclette, clavicembali, flauti, il Theremin e aggiunse pure l'abbaiare di cani.

Eppure, l'importanza di In the Court of the Crimson King non si discute. È un disco formidabile, che si lascia ascoltare a ripetizione senza mai stancare, con il suo ventaglio di stili (dall'hard rock al folk). Pete Townshend, chitarrista dei Who, lo considerò fin da subito "un capolavoro assoluto". Un brano come quello d'apertura, "21st Century Schizoid Man", è antesignano dell'alternative rock e del grunge, e i passaggi orchestrali (à la Moody Blues) nonché le canzoni non-heavy infondono ventate "eteree" e "sacrali".

Fu una partenza col botto: i King Crimson divennero immediatamente i portabandiera del progressive rock. 

Foxtrot dei Genesis, altra celebre pietra miliare, sarebbe uscito tre anni dopo...


Con questo album, i King Crimson piombarono sulla scena con un nuovo strumento che aveva fatto il suo ingresso nel panorama rock: il Mellotron.





Nel marzo 1999, Robert Fripp avrebbe messo all'asta i suoi vari Mellotron. Non ne vendette neppure uno: il leader dei King Crimson, come poi risultò, non era incline ad accettare nessuna delle offerte fatte.

  - Mellotron Mark II #113 | In the Court of the Crimson King | Thrak
  - Mellotron Mark II #232 | In the Wake of Poseidon
  - Mellotron M400 #211 | Islands | Larks ’Tongue in Aspic | Starless
  - Mellotron M400 #354 | Islands | Larks ’Tongue in Aspic | Starless
[Quando Fripp sciolse una prima volta i King Crimson nel 1974, John Wetton si unì agli Uriah Heep portando con sé questo Mellotron 400, che anni dopo Fripp avrebbe ricomprato.]
  - Mellotron M400 #1199 | Red




     King Crimson live at Hyde Park, 1969. "21st Century Schizoid Man"
             - Robert Fripp: guitar, Mellotron
             - Ian McDonald: sax, Mellotron
             - Greg Lake: vocals, bass
             - Michael Giles: drums


    I King Crimson nel 1972 al 'Beat Club', Brema (Germania) - "Exiles"

 Come tutto ebbe inizio. In breve: esisteva un duo di musicisti e cantautori - Sinfield/McDonald - ed esisteva un gruppo chiamato Giles, Giles & Fripp. L'unione di queste due formazioni portò alla fondazione dei King Crimson.

Le registrazioni di In the Court of the Crimson King avvennero tra luglio e agosto del ’69, proprio mentre i Beatles incidevano Abbey Road, consegnando al passato la loro gloriosa storia. Era un periodo pieno di eventi mirabolanti. Tanto per dirne una: i King Crimson entrarono nello studio il giorno dopo il primo sbarco sulla luna... 
Quando la band si era formata, la situazione era abbastanza improvvisata. Robert Fripp, ideatore del progetto e futuro capo indiscusso di tutte le reincarnazioni dei King Crimson, avrebbe suonato nell'album chitarra e Mellotron; la voce e il basso erano quelli di Greg Lake (poi Emerson, Lake & Palmer). E gli altri due erano in pratica musicisti di strada: Ian McDonald, polistrumentista (flautista in primis) e Michael Giles, batterista. I testi erano di Peter Sinfield, produttore e membro ufficiale del gruppo oltre che paroliere... finché Fripp, nel 1972, non gli disse di andarsene. 
[La denominazione "King Crimson" è merito suo, del colto e raffinato Peter Sinfield. È un sinonimo di Belzebù, che originariamente era il nome del dio della città di Ekron nella terra dei Filistei (vedi Antico Testamento). Baal Zebub è tradotto come "Signore delle Mosche" ed è probabilmente una corruzione del nome attuale Baal Zebul ("esaltato Signore"), che veniva usato per deridere il dio e i suoi seguaci. Tutte le forme del nome sono epiteti del dio cananeo Ba'al. Nel pensiero dualistico, questo dio possiede poteri antidivini. Appare anche nel Nuovo Testamento come il capo dei demoni. Nel Paradiso perduto del poeta inglese John Milton (1667), Belzebù è, dopo Satana, il secondo principe più alto dell'Inferno. Secondo Peter Sinfield e il leader della band Robert Fripp, Belzebù significa "uomo con uno scopo".]

 


 

La "situazione improvvisata" degli inizi è legata a doppia mandata con la storia della copertina, assai significativa. McDonald & Giles abitavano in un appartamento al terzo piano in un sobborgo londinese. Quando i componenti della band salivano o scendevano, notavano che spesso, al secondo piano, c'era un ragazzo seduto che li guardava incuriosito. (Un amico e collega di Sinfield, in realtà.) Alla fine, quando ebbero completato la stesura dell'album, proprio negli ultimi giorni, si trovarono infilato sotto alla porta d'ingresso un disegno: lo stesso che noi conosciamo come iconica cover di In the Court of the Crimson King
Il disegno piacque loro e decisero, appunto, che sarebbe stato quello a rappresentare il loro album. Purtroppo, il giovane artista (aveva frequentato la Chelsea Art School) era affetto da una malattia che lo avrebbe presto condotto alla morte. Barry Godber, questo il nome dell’autore dell’allucinante e celeberrima copertina - una sorta di Urlo di Munch in chiave psichedelica -, di mestiere era ufficialmente programmatore di computer: aveva un impiego, proprio come Peter Sinfield, alla English Electric Computers, un lavoro allora dal sapore fantascientifico. Si spense, tristemente, a soli 24 anni, nel febbraio 1970.




'In The Court of the Crimson King'
Sottotitolo: 'King Crimson . . . at 50'
Il documentario per la regia di Toby Amies
(trailer)



Reimagining The Court of The Crimson King
 
Numerosi musicisti di rango, nell'album Reimagining..., hanno contribuito a una magnifica versione-omaggio della pietra miliare del progressive rock.
1. «21st Century Schizoid Man»: Todd Rundgren, Arthur Brown, Mel Collins, Chris Poland & Ian Paice
2. «I Talk To The Wind»: Mel Collins, Django Jakszyk & Jakko M Jakszyk
3. «Epitaph»: Alan Davey, Paul Rudolph, Nik Turner, Adam Hamilton & Danny Faulkner
4.« Moonchild»: Joe Lynn Turner, Marty Friedman, Jah Wobble & Chester Thompson
5. «The Court Of The Crimson King»: James LaBrie, Carmine Appice & Steve Hillage
Bonus tracks (sul CD)
6. «21st Century Schizoid Man»: Arthur Brown, Brian Auger, Chris Poland & Ian Paice
7. «21st Century Schizoid Man» (Versione strumentale)


 

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