7/25/21

"Speranza 1.0" (Il Volo Di Colin)


"Corre il tempo non lascia traccia

beffa l'uomo e la sua conquista"

        👉Su Youtube 




"Speranza 1.0" - Credits: 

          Prodotto da Simone "Samo" Mammucari

Realizzato e arrangiato da Il Volo Di Colin
Registrato e mixato da Simone "Samo" Mammucari nello studio Crossfade di Roma
Progetto Grafico: Letizia M. Galli

 

                                                       Samo Records

 

Links e contatti principali - La band su Facebook, Instagram, Twitter, Youtube


Musica inedita, musica d'autore. Testi interessanti e un bel rock da parte di una formazione che ha già partecipato a diversi tornei... vincendoli o facendosi segnalare tra i migliori. 


   "Il più normale"


Romani, Il Volo Di Colin si formano nel 2012. Ma soltanto nel 2015 esce, sui negozi digitali, il loro primo EP, contenente 5 brani. Da subito, dimostrano di essere molto talentuosi e che il successo lo meriterebbero anche al di fuori dei confini laziali.
Nel 2016-17 iniziano un mini-tour per promuovere l’EP e intanto lavorano alla realizzazione dell'album che li deve lanciare definitivamente.

   "Prometeo"

 

Formazione:

 Max Arigoni (autore dei testi e voce), Paolo Pallotto (autore delle musiche e chitarra), Simone Mammucari (tastiere), Renato Segatori (basso), Alessandro Salis (chitarra) e Bruno Sermonti (batteria).


 

Sognatore sveglio (dalla copertina molto bella e un libretto - illustrato da Valentin Gubarev - che è esso stesso opera artistica) consiste in 13 tracce che raccontano episodi dalla vita di un musicista: Henry.
Il titolo è preso da una massima di Kant: "Il folle è un sognatore sveglio". A significare che il produrre arte significa anche alienarsi, poiché occorre possedere una visione diversa dai più, visione che spesso è in contrasto con le contingenze del quotidiano.
Il 29 settembre 2018 l'album viene presentato a Roma al Teatro Lo Spazio, in via Locri 42/44. Si registra il tutto esaurito. Un’ora e mezza di musica (con il bravo Max Arigoni alla voce) in un mix di rock pop-prog in cui si narrano le vicende del pianista in questione, Henry, appunto.

Il 6 luglio 2019 Il Volo Di Colin vincono l’ottava edizione del Festival dei Castelli Romani presso La Casa delle Culture e della Musica di Velletri.



   "Henry" live

Altri luoghi e manifestazioni che li hanno visti protagonisti: l'Hard Rock Café in Via Veneto e il concorso di Radio Città Futura "15 Bands For 15 Years".




 Un'esibizione al Foolyk Club

 Showcase a Locanda Blues



   Ancora un brano che testimonia lo spessore compositivo del gruppo: "Cammino in equilibrio"


 Due altri collegamenti per l'ascolto:


                  Il Volo Di Colin su Soundcloud 

                 ... su Spotify 


    Sognatore sveglio: una delle varie recensioni online (Heart of Glass)


   "Come una marea"


   "Boom"



    Riascoltiamo "Speranza 1.0" (in attesa del nuovo album!)


"Corre il tempo non lascia traccia

beffa l'uomo e la sua conquista,

quando a perdere è la saggezza,

ed a sorridere è la furbizia,

come il vento cancella un’ orma

disegnata sopra la sabbia,

la memoria diventa nebbia

si dissolve nell’ignoranza

Come un lampo che sorprende

gli occhi stanchi sul divano

l’arte annega nel capriccio

la cultura nel denaro

la cultura nel denaro"

7/17/21

'The Wall' a Berlino nel 1990

Uno show epocale quasi quanto l'evento storico che segnò la Riunificazione delle due Germanie

 Una guardia di sicurezza sorveglia i lavori di costruzione del palco sulla Potsdamer Platz, Berlino, 20 luglio 1990



 Il Muro ("Die Mauer") era caduto solo nominalmente (poi venne smantellato; ma la sua ombra continua a gettarla tuttora) e già Roger Waters metteva su, a Berlino, nell'ex "zona franca" tra Est e Ovest, lo spettacolo indimenticabile dell'opera rock che aveva sancito il successo universale, definitivo, dei Pink Floyd: The Wall. In un'atmosfera ubriaca di nuova - e ahinoi illusoria - libertà.





Alcuni dei protagonisti sono tedeschi: la magia viene aperta dagli Scorpions ("In the Flesh") e subito si passa a Ute Lemper (attrice teatrale, cantante) che è sul palco insieme a Waters per "The Tin Ice" - insieme all'orchestra e al coro della Radio tedesca (Deutscher Rundfunk).
Allo spettacolo partecipano almeno due dozzine di grandi nomi della musica internazionale...

Una celebrazione rock dovuta, per un evento epocale come la caduta del Muro di Berlino.
Che poi tale evento epocale abbia segnato il dilagare del neoliberismo più cinico... beh... è altra storia.

Alcuni commenti da Youtube: "I was in the US Army stationed close enough to this show that I could see the spot lights from my guard tower. Lousy luck of the draw that I pulled guard duty that night, and of course couldn't find anyone willing to take it who wasn't already going to the show. Never let it be said I didn't sacrifice A LOT for my country. 😁😁😁🇺🇲🤘" "My grandfather accidentally got to this concert without a ticket, such a lucky man" "This is like the endgame of 80s musicians" "I was there the most memorable night of my life" "This is one of the coolest things I've ever seen and I wasn't even there" "The amount of production, planning, rehearsals, etc, is absolutely amazing. The amount of musical talent is stunning. This is by far one of the best live music events captured on film."






7/02/21

Langsyne

Misconosciuto trio tedesco che usa una vasta gamma di strumenti offrendo un folk progressivo con riferimenti a Neil Young, Pentangle e Fairport Convention.
Due album: Langsyne del 1976 e Langsyne 2 del 2016 (quarant'anni dopo, ma contenente materiale "antico").





Dalla provincia di Wuppertal (nel Land della Renania), i Langsyne ingiustamente non hanno mai ottenuto un contratto discografico, sebbene fossero sicuramente all'altezza di gruppi "kraut folk" come Witthuser & Westrupp, Hoelderlin e Bröselmaschine.
A sentire la loro musica, vengono veramente in mente gli Amazing Blondel, anche se loro usano il sitar generosamente e cercano spesso, a tutti gli effetti, di fare la spaccata tra sonorità rinascimentali e atmosfere indiane.  




Si formarono nel 1969, quando Egbert Froese incontrò Ulrich Naehle. Erano entrambi appassionati di musica rinascimentale e di gruppi del tipo dei Gryphon e della Incredible String Band. Cominciarono a suonare mentre intorno a loro fioriva il rock progressivo e si registrava un sempre più accresciuto interesse verso il buddhismo. 
Separatisi intorno al 1971 a causa della pausa del servizio militare, tornarono a far musica nel 1973 più concentrati e affiatati che mai. Verso la metà degli anni '70 incontrarono Matthias Mertler, che presto divenne il terzo membro regolare dei Langsyne. I pezzi li registravano presso lo studio del loro amico Hartmut Oberhoff. Ciascuno di loro si specializzò come polistrumentista. L'album Langsyne uscì in sole 200 copie... 




"Lang syne", tra l'altro, è la variante scozzese di un'espressione inglese e significa: "da tanto tempo andato", "da lungo tempo trascorso" ("long since").

Tutti i brani del primo album formano un affresco folk "relaxed" e sorprende la presenza del banjo insieme al sitar, e dell'arpa e dei flauti antichi insieme alle tastiere. È un suono acustico - acustico al 90 per cento - eclettico.




Nel 1977 la band si scioglie. Froese e Naehle hanno provato a resuscitarla alcune volte. Quando Langsyne venne ripubblicato sall'etichetta Lost Pipedreams, colsero l'occaso e registrarono 15 nuovi brani, che sono apparsi poi su Langsyne 2 (etichetta Garden Of Delights, specializzata in perle nascoste del krautrock).  




Egbert Froese oggi 
 L'LP dei suoi Langsyne è parecchio ricercato dai collezionisti. L'originale del '76, se in buone condizioni, viene pagato anche 2000 euro.