2/03/23

Wishbone Ash - 'Live at Rockpalast 1976'

Nella line-up: i due fondatori Martin Turner (basso, voce) e Steve Upton (batteria e percussioni) e i chitarristi Andy Powell e Laurie Wisefield, questi ultimi quali rappresentanti del "doppio suono di chitarra solista/doppia chitarra" - "dual lead-guitar/twin guitar sound". Wisefield era il successore (degno, degnissimo) di Ted Turner.


Per i "rabdomanti", come vengono spesso chiamati i Wishbone Ash (anche se in realtà "wishbone" è l'osso del petto dei volatili, o forcula), l'American Dream ebbe sviluppi concreti e non rimase solo un "dream": i quattro musicisti si stabilirono direttamente nel Nuovo Continente, precisamente nel New England, e ammorbidirono apposta il loro suono in direzione AOR.




Il concerto che diedero in Germania il 1 ° dicembre 1976, poco dopo l'uscita dell'album New England, fu registrato per Rockpalast nel palazzetto dello sport di Colonia (che oggi non esiste più perché venne in seguito demolito).

[Ecco un elenco di tutti i festival e i concerti registrati dal Rockpalast: https://www1.wdr.de/fernsehen/rockpalast/events/index.html]

È per questo che ancor oggi possiamo goderci questo Live at Rockpalast 1976 - nonostante qualità sonora e di immagini non eccellenti. Con l'eccezione di alcune ottime canzoni, New England era ben lungi dal candidarsi a diventare un classico dei Wishbone Ash - loro stessi lo sapevano. Nella scaletta del concerto, dell'album fanno parte 5 titoli. Due sono pezzi memorabili: il solido rocker "Runaway" e "Lorelei", che comunque dal vivo sembrano persino superiori alle versioni originali. "You Rescue Me", "Outward Bound" e "Mother Of Pearl" sono gli altri brani di New England che vennero suonati nell'occasione.


Insieme a queste 5 tracce, compongono la spina dorsale del concerto 4 brani dell'album-capolavoro del 1972 Argus: "The King Will Come", "Warrior", "Time Was" e "Blowin' Free".
Il pubblico fu entusiasta fin dalle prime note, cosa non proprio ovvia nei concerti del Rockpalast. L'atmosfera rilassata e positiva che si respirava nella band e la maestria dimostrata dai singoli componenti dei Wishbone Ash contribuirono a che il concerto rimanesse indimenticabile. Finora, i "rabdomanti" avevano pubblicato 7 album e le canzoni da essi tratte vennero quella sera estese fino a 7, 10, 12 minuti, con splendidi assoli e varie improvvisazioni che lasciarono un'impressione duratura soprattutto su coloro che si erano assiepati sotto al palco. Il concerto fu un successone grazie anche ai brani più progressive: "The King Will Come", "The Warrior", "Blowin' Free"... per tacere dei quasi dodici minuti di "Bad Weather Blues".

Riproposto nel 2019 in nuova edizione su 3 dischi (2 CD + DVD) dall'etichetta MIG (https://www.discotecalaziale.com/0885513902610_live-at-rockpalast-1976-wishbone-ash ), Live At Rockpalast 1976 è un documento essenziale di quel periodo dei Wishbone Ash, in cui erano al culmine della carriera.




P.S.: Cosa significa Wishbone? Questo termine non ha niente a che fare - o solo qualcosina - con una bacchetta da rabdomante. "Wishbone" è infatti la forcula, l'osso biforcuto, a forma di Y, che si trova nel petto dei volatili. Wishbone = wish (desiderio) e bone (osso). La copertina del primo album della band è ornata da un tale osso (bruciato) - oltre che da un po' di cenere (o resti di ossi). L'accostamento di "wishbone" e "ash" è una trovata del bassista Martin Turner, che cercò a caso le due parole su un dizionario.

Twin guitar sound: Andy Powell con Mark Abrahams



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