Non suonò una sola nota in vita sua. Le "cover" da lui prodotte sono le copertine degli album (veri e propri film mentali).
Alcune di queste sue creazioni sono passate negli annali della pop art
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Gli LP (chi di voi ne possiede qualcuno?) misuravano 12 inch in quadrato e il compito di Storm Thogerson era quello di renderne il contenuto significativo tramite un'immagine suggestiva. Un lavoro che certamente fa parte più delle Belle Arti che del mero Design; e difatti Thogerson era un artista.
Nato nel 1944 nei pressi di Cambridge, aveva
studiato cinematografia e televisione al Royal College of Art di Londra.
La fortuna sua - e dei Pink Floyd - è che lui e David Gilmour si conoscevano sin da ragazzini. Da qui anche la ragione delle numerose cover prodotte per il celebre quartetto rock, a iniziare dallo psichedelico A Saucerful of Secrets (1968).
Più o meno in quel periodo Thogerson fonda, insieme a un compagno d'università, Hipgnosis, uno studio grafico e di fotografia. La collaborazione con i Pink Floyd recò risultati notevoli, risultati che secondo me trovano il clou nell'iperrealismo e simbolismo di Wish You Were Here.
Altri colleghi di Thogerson sono diventati celebri - anche presso quegli amanti della musica assolutamente digiuni di arte: Peter Blake (per la copertina di Sgt Pepper), Andy Warhol (sua "la banana" sul primo LP dei Velvet Underground), Robert Frank (le cui fotografie adornano la copertina di Exile On Main Street degli Stones), Henri Fantin-Latour (un suo dipinto appare sulla cover di Power, Corruption & Lies is A Basket Of Roses dei New Order), il grande Paul Whitehead (per le copertine dei "primi" Genesis e qualcuna per i Van der Graaf Generator)...
Storm Thorgerson lavorava a volte sotto l'egida di Hipgnosis, a volte sotto il proprio nome. Ideò il profilo di pollici-in-su per pubblicizzare la band Toe Fat (attiva solo per due anni e dalle cui fila sarebbero usciti due membri degli Uriah Heep), adornò diverse piste da ballo con grandi lampade per annunciare l'arrivo dell'Electric Light Orchestra e (sua azione più famosa) fece galleggiare un sovradimensionale maiale di plastica tra le ciminiere della centrale elettrica di Battersea, Londra, in onore di Animals dei Pink Floyd.
Due delle sue cover più famose, Ummagumma e
Atom Heart Mother (ancora Pink Floyd), erano l'una ispirata al dipinto di un pittore olandese (e si serviva dell'effetto "matrioska" dell'immagine dentro l'immagine dentro l'immagine...) e l'altra caratterizzata da un semplice motivo bucolico (una mucca su un pascolo); esse rivelavano che Thogerson preferiva le fotografie alle illustrazioni: giacché sono più "realistiche".
E la consacrazione arrivò con il prisma di The Dark Side of The Moon...
E la consacrazione arrivò con il prisma di The Dark Side of The Moon...
Realizzò anche le cover dei primi tre dischi solisti di Peter Gabriel.
Poiché allora non c'era Photoshop, per la copertina di A Momentary Lapse of Reason (dove si vedono innumerevoli letti su una spiaggia del Devon) l'unico modo di mettere in atto la sua idea fu quella di farsi prestare 700 (!) letti d'ospedale.
A Momentary Lapse of Reason
Poiché allora non c'era Photoshop, per la copertina di A Momentary Lapse of Reason (dove si vedono innumerevoli letti su una spiaggia del Devon) l'unico modo di mettere in atto la sua idea fu quella di farsi prestare 700 (!) letti d'ospedale.
Division Bell
Quando Hypgnosis fu incaricata di produrre una copertina per l'album dei Led Zeppelin Houses of the Holy, ci vollero 10 giorni per cogliere le giuste immagini di bambini nudi sul Giant's Causeway, il Selciato del Gigante (affioramento roccioso naturale situato sulla costa nord-est irlandese).
... poi gli LP - magici oggetti di vinile dentro una confezione di cartoncino - vennero sostituiti dai famigerati CD, più maneggevoli ma anche meno interessanti artisticamente, e i tempi nuovi (con la musica distribuita attraverso piattaforme come Spotify e iTunes) prima o poi faranno sparire persino i CD, rendendoli roba da collezionisti nostalgici.
Addio, magia delle belle copertine! Gli sforzi degli art designer dovranno concentrarsi tutti sui video musicali.
Storm Thogerson è morto a Londra il 18 aprile 2013 all'età di 69 anni.
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